Profondo Rosso

Le interviste immaginarie:Vettel

Ammettiamolo.

Non è capitato anche a voi di finire in mezzo ad un noiosissimo matrimonio, assediati da chiacchiere inutili per ore, eccetera?

Sì, vi è capitato.

E uno come sopravvive, in situazioni tanto imbarazzanti?

Ohibò, magari, se sei un vecchietto balordo quale me medesimo, ti immagini che al tuo tavolo, misteriosamente, un po’ in stile ‘Midnight in Paris’, quel film carinissimo di Woody Allen, appaia Seb Vettel.

E che avrà mai da dire, se solo potesse parlare senza press agent, procuratori, videoscemi e web babbei al seguito?

Ecco qua. Nel frattempo, buona domenica.

Ciao, ragazzo. Ti trovo bene.

‘Ah, grazie, sì, mai stato meglio’.

Vincere aiuta a vivere bene, direi.

‘Ma no. Il merito è delle barzellette’.

Prego?

‘Non lo sai? I miei capoccia bibitari hanno raccolto in volume le più carine sul mio conto. Poi mi hanno regalato il libretto. Sapessi che risate!’

Dai, dimmene una.

‘Beh, l’ultima, no? La più fresca. Senti un po’: spunta Alonso, reduce dal divorzio e dunque forse un po’ suonato, e dichiara: Vettel non ha ancora toccato i livelli di Hamilton! Dico, non la trovi fantastica?’

In effetti mi aveva colpito, ma non pensavo si trattasse di una barzelletta.

‘Su, su. Mica puoi credere che dica sul serio, il banchiere asturiano! E andiamo: per anni ha spalato letame sul Nero e adesso se ne esce con una affermazione del genere. Forse vi prende per fessi, a voi italiani!’.

Vabbè, vai avanti.

‘Non è male, sul serio, anche la barzelletta di Montezemolo. Ecco qua: io vinco Gp a raffica, colleziono mondiali e questo bel Ciuffone se ne esce esclamando che comunque il miglior pilota ce l’ha lui. Ora, scusa, ma io che cappero dovrei fare? Doppiare tutti ad ogni gara? Fare la pole a occhi chiusi? Vincere a Montecarlo a retromarcia? No, perché qui siamo al delirio, eh…’

Forse intendeva sostenere, Ciuffone, che in fondo tu disponi di una macchina che è un missile e allora…

‘Allora deve essere una barzelletta anche il contratto, no?’

Che contratto?

‘Quello che gli avvocati della Ferrari hanno inoltrato ai miei legali per il dopo2014’.

Sul serio?

‘Vuoi che ti legga le clausole?’

No, mi fido.

‘Io mica tanto. Se sono così scarso perché mi fanno la corte? Usano forse l’inchiostro simpatico, quando stilano certi contratti?’

In Italia diciamo: chi disprezza compra.

‘Lo so, sono stato a Faenza con Ascanellone, ma se esagerate io il contratto ve lo rimando indietro senza la firma, passo alla McLaren nel 2015 e poi ridiamo, o no?’

Temo, temo.

‘Anche perché con queste barzellette mi state sfinendo dalle risate. Lo conosci quel comico di campagna, come si chiama?’

Pieraccioni? Panariello? Bisio?

‘No, Domenicali. Lui. Io vinco mondiali e lui fa sapere di non essere certo della mia acquisita maturità. Ah, sarei immaturo io? Ma voi allora siete acerbi come un caco a settembre e infatti ‘La terra dei cachi’ dovrebbe essere il vostro inno nazionale’.

Su, non ti arrabbiare per così poco.

‘E chi si arrabbia? Io rido. E vinco’.

Anche il prossimo mondiale?

‘Ah, certo. Sono immaturo, inferiore ad Alonso e non ancora al livello di Hamilton. Ergo, sommando tutte queste qualità, mi spieghi come faccio a perderlo, il campionato del 2012?’

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