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Alo, this is the end (così è se vi pare)Leo Turrini - 2 ottobre 2014

This is the end, my friend.

Cioè avremo tempo per commentare e comunque Dio vede e provvede, ergo volendo ci sarebbe anche spazio per una miracolosa ricomposizione, ma insomma.

Immagino sappiate già.

A Suzuka Alonso ha ributtato la palla nella metà campo di Marchionne, dicendo tra le altre cose che spetta alla Ferrari fargli sapere cosa ritenga sia meglio per la loro relazione. Fernando ha anche aggiunto di non essere mai stato tanto forte in carriera, di sognare ad occhi aperti un terzo titolo mondiale e bla bla bla.

Marchionne ha risposto dal salone dell’auto di Parigi, in sostanza affermando, stile Drake: la Ferrari è più importante di qualunque partner.

Cioè: all’uomo in pullover frega pochissimo, oserei dire zero, delle paturnie dell’asturiano e la cosa la sia era intuita benissimo già nelle scorse settimane.

Al siparietto transcontinentale si è unito anche l’uscente-usciere di Maranello, alias Luca Cordero di Montezemolo, lui pure a Parigi. Ipse dixit: Alonso sta parlando con Mattiacci, bisogna vedere cosa chiede, sono certo che troveranno la soluzione ideale, l’importante è che la Ferrari resti la Ferrari.

Tradotto dall’alfabeto Lcdm: non chiedete più a me, al massimo potrei illustrarvi i programmi di Italo o i progetti di rilancio di Alitalia.

A Suzuka, tutti pendono dalle labbra di Mattiacci.

Chi l’avrebbe mai immaginato?

Ciò premesso, la faccio breve.

Che si sbrighino, in un senso o nell’altro. Questa storia ha rotto e non esprimerò giudizi fin quando non sarà stato ufficializzato l’epilogo. Noto eserciti di orfani già in circolazione: mi fanno tenerezza.

Ps. Già che ci siete, usate questo post anche per raccontarvi le libere giap, ammesso interessino a qualcuno, con ‘sto casino…