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Cosa hanno in comune la Juve e la FerrariLeo Turrini - 22 ottobre 2014

Che cosa hanno in comune la Ferrari e la Juventus?

Certamente la proprietà.

Certamente l’ambizione.

Nonchè, per ora, la mancanza di risultati a livello internazionale.

Nel presente, s’intende.

Dopo di che, pure negli anni felicissimi di Schumi e di Del Piero, io non ho mai creduto alla equazione, molto ‘agnelliana’, Juve=Ferrari.

Anche perchè il pallone, notoriamente, rappresenta, in questo sgangherato paese, un tremendo elemento di divisione.

Mentre la passione Rossa, a parte le menate sul pilota X o Y, è stata, abitualmente, molto largamente condivisa. Ovviamente non mancavano gli ‘anti’ per partito preso, pure quando c’era il Drake: ma, in maggioranza ampia, agli italiani, anche a quelli totalmente digiuni di motori, la notizia di una vittoria del Cavallino procurava soddisfazione.

Tornando all’oggi, io suppongo e temo che una certa somiglianza, al di là della citata carenza di trionfi all’estero, purtroppo ci sia.

Mi spiego.

La Juventus domina da anni in Italia ma non ha (almeno, non ha avuto finora) l’opportunità (o la voglia, non lo so) di investire sui livelli di Real-Chelsea-Barcellona-Psg-Bayern.

E quindi oltre il valico di Chiasso fatica tantissimo (discorso che, allargato, vale per l’intera serie A).

La Ferrari ha perduto uno storico predominio, facciamo dopo il 2008, ovviamente per colpa di Domenicali (così i buon temponi sono contenti, ahr ahr ahr), in realtà perchè è stata spiazzata da rivoluzioni tecnologiche che richiedevano, anche, uno stanziamento di risorse. Ma non sarebbe giusto e nemmeno serio ricondurre le delusioni in F1 al solo elemento economico: conta, come no, ma conta anche saperli spendere, i quattrini (e questo, tra parentesi, vale anche per certe scelte di mercato bianconere).

I soldi, allora.

Ubaldo (cioè Marchionne), tira fora la pela, ok.

Ma anche l’equilibrio nella gestione, il controllo delle emozioni, in una parola il rifiuto della frenesia che trasforma tutto in una ossessione.

Altrimenti, continueremo a perdere.

Ps.Grazie a Campisi per il titolo del post