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Buona fortuna a mr. TombazisLeo Turrini - 3 dicembre 2014

Ora che l’esperienza in Ferrari di Nikolas Tombazis si conclude, al di là dei formalismi e dei tecnicismi, vorrei dire qualcosa forse destinata a stupire i frequentatori di questo ameno luogo.

A me il Greco sta simpatico.

E non solo perchè amo il sirtaki, il commissario Charitos e ho studiato le tragedie di Eschilo, Sofocle e Euripide in lingua originale (Eschilo eschilo che qui si Sofocle, ma state attenti che le scale sono Euripide: vecchio slogan da liceo che si adatta perfettamente alla odierna realtà nel cuore del rosso reparto corse). .

Per capirci.

Quando uno dà notizie e pure le commenta, non c’è mai nulla di personale. So che in un mondo esasperato dal web è difficile spiegarlo e non pretendo di essere capito.

Ma insisto.

Nada de nada di personale. Non con Alonso, non con il Greco, non con Tizio, Caio, Sempronio (temo che anche questi tre si siano congedati da Maranello, a mia insaputa).

Io con Tombazis ho avuto, mai da solo, più di un incontro.

L’ho sempre trovato piacevole, preparato, rispettoso. Con le sue idee, le sue convinzioni, le sue aspirazioni.

Dopo di che, se tu sei il responsabile dell’area progettazione della Ferrari per anni e anni e mai, per anni e anni, la macchina si dimostra all’altezza delle aspettative, cosa vuoi che ti dica?

Che andiamo avanti così?

Che è sempre colpa di qualcun altro?

Viene semmai il momento in cui si piglia su e ci si dirige verso altre sfide, nuove avventure, mirabolanti suggestioni.

Quindi, buon futuro a Tomb the Bomb.

La vita (professionale) non comincia e non finisce a Maranello.

In caso di informazioni al riguardo, ci si può sempre rivolgere ad Aldo Costa.

Non credo che Aldone rimpianga di essere stato messo all’uscio in Ferrari…