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Ma la passione Ferrari…RestaLeo Turrini - 5 dicembre 2014

Vorrei rassicurare i ferraristi (qualcuno resisterà ancora, spero…) che frequentano questo ameno luogo.

A dispetto di tutto l’ambaradan, sul quale vi sto tenendo puntualmente informati, la Rossa…Resta.

E non solo nel senso della normale (e secondo me anche apprezzabile, eh) promozione di Simone Resta, alla luce della conclusione dell’era Tombazis.

Mi spiego meglio.

Non bisogna confondere il caos con il brodo primordiale.

Dal brodo primordiale escono universi nuovi.

Non c’è dubbio che il 2014 sia stato un anno infernale.

Con l’aulico Ginone Rosato, insostituibile pilone di mischia al check in, sono stati imbarcati su un volo senza ritorno Domenicali-Marmorini-Montezemolo-Alonso-Mattiacci-Tombazis. Sull’aereo della compagnia ‘Maranello Adios’ ci sono ancora un paio di posti liberi.

Qui ci possiamo raccontare ancora e sempre la rava e la fava, ma come mi faceva notare il mio mentore Fabio Tavelli, complice in una meravigliosa serata al Museo della Mille Miglia di Brescia, ecco, è andata in scena la strage dei NON innocenti.

Ora, guardiamo avanti, per favore.

Io non mi aspetto nulla di buono dal 2015 e l’ho già scritto. Nonostante Vettel.

In compenso, penso che Maurizio Arrivabene non sia uno sprovveduto.

Le prime mosse non mi sono dispiaciute. Dovrà evitare la sindrome da complotto. E dovrà fidarsi di Marchionne. Auguri.

Credo che Arrivewell sappia che la Ferrari Resta, sempre con la maiuscola, un patrimonio di passione.

Credo sappia che ci sia ancora qualcosa da cambiare.

Con tanto coraggio, molta pazienza e un po’ di fantasia.

Ps. Un caro saluto all’amico Alberto Antonini.