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Ferrari 2015, I have a dreamLeo Turrini - 10 marzo 2015

I have a dream.

Ora che questo lungo inverno senza Gran Premi volge finalmente al termine, dirò quello che mi aspetto dalla stagione Rossa datata 2015.

A me non piace ingannare la gente. Ovviamente mi capita e pure spesso di sbagliare un pronostico, ma dico sempre quello che penso, cercando prima di pensare a quello che dico/scrivo.

Allora.

Allora, se la Ferrari chiudesse il campionato che sta per iniziare al secondo posto nella classifica riservata ai costruttori, ecco, sarebbe una grandissima cosa.

Non esagero.

Conviene sempre ricordare come stavano le cose un centinaio di giorni fa, ad Abu Dhabi.

Noni e decimi, o giù di lì.

Più giù che su.

E’ vero che in sede Fia è stata strappata la possibilità di intervenire (un po’) sulla power unit, ma la sostanziale stabilità delle regole di fatto rende sicura la supremazia (meritata, perchè frutto di investimenti e lavoro) della Mercedes.

Se la Ferrari chiudesse il campionato che sta per iniziare al terzo posto sarebbe una discreta cosa. Persino buona, se accompagnata da un paio di successi parziali.

Sarebbe comunque il segnale di una inversione di tendenza, che poi è l’obiettivo della nuova gestione. Trasmettere il senso di una storia che ricomincia.

Sotto il terzo posto nella graduatoria delle scuderie, sarebbe una delusione.

Sono inoltre sicuro che Vettel farà delle belle cose. Io lo stimo da sempre, mi piace il suo entusiasmo, ne ammiro la generosità. Non è un Campionissimo, almeno non ancora: Senna e Schumi li ho conosciuti, Seb deve ancora mangiare polenta e pedalare, ma può farcela, se la sorte gli è amica.

Raikkonen farà certamente meglio del 2014. Aggiungo che ci vuol poco. Sarebbe bellissimo se vincesse lui, ultimo iridato in Rosso, la prima corsa a nome della Ferrari nuova che riparte.

I have a dream, sì.

A patto di sapere che le chances di vincere il mondiale sono pari a zero.