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L’astemio Arrivabene nella giungla maleseLeo Turrini - 23 marzo 2015

Cominciamo con una ferale notizia.

Maurizio Arrivabene è diventato astemio.

Ora, io sono d’accordo che bere troppo fa male. E ci mancherebbe. E guai guidare se si si è esagerato.

Ma astemio!

Una delle cose più orrende che possano capitare nella vita è trovarsi a tavola a Montana, selezionare il menù e scoprire che il commensale va a acqua.

Tristissimo prologo.

Ciò premesso, ecco cosa cerca la Ferrari dell’astemio Arrivabene nella giungla malese.

  • Consolidare il risultato di Melbourne. Non è serio parlare di vittoria, considerata la differenza rispetto alla Mercedes. Ma chiudere terzi e quarti, dopo aver occupato l’intera seconda fila al sabato, sarebbe una gran cosa.
  • Al netto di eventuali interferenze meteo, il circuito di Sepang è un bell’esame. L’Australia fa testo fino ad un certo punto. Sui curvoni della Malesia, la banda dell’Astemio deve dimostrare che il sorpasso nei confronti della Williams non è stato determinato ‘solo’ dalle caratteristiche del circuito.
  • Vettel e Raikkonen sono molto positivi nell’approccio alla gara che verrà. I due piloti sono più ottimisti degli ingegneri. Segno che apprezzano il materiale a loro disposizione. Anzi, Seb e Kimi sono convinti che nella seconda metà del campionato riusciranno a battere la Mercedes. E forse più di una volta.
  • Se succede, l’era astemia di Iron Mauri Arrivabene giuro che dura poco.
  • Mi risulta che Marchionne la sera della domenica australiana fosse soddisfatto. Gli giravano le balle per il ritiro del Biondino, ma era contento. Su che andiamo a prenderli.
  • Nel frattempo Mamma Rossella è andata a prendermi il whisky. No, dico, di fronte a certi progetti conviene buttare giù un goccetto, anche se Brera scriveva che il fiotto è meglio della goccia, eh eh eh…