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Vettel trionfa, santo subito. E pure Kimi…Leo Turrini - 29 marzo 2015

Tra il celeste e il profetico.

Tra il religioso e il mistico.

Vettel? Santo subito!

Non nasconderò la mia emozione, che credo condivisa da tanti.

Questa prima impresa ferrarista di Seb è qualcosa di straordinario.

Ne abbiamo passate talmente tante!

Voglio dire che il pilota è stato grandioso. E sono banale, lo capisco.

Voglio dire che la squadra è stata fantastica. Per come ha lavorato in inverno, ok. Ma anche per come ha gestito la situazione strategica in Malesia.

E’ una domenica storica. L’immaginazione al potere.

Aggiungo che se Raikkonen non fosse incappato nella solita disavventura al via, fortunatamente ‘sanata’ da una provvidenziale safety car, ecco, forse saremmo qui addirittura a celebrare una doppietta.

E penso al mio amico Iron Mauri.

A Maurizio Arrivabene.

Dicevo ieri al fratello Mazgiorg che occorre adattarsi alla personalità dell’individuo.

Maurizio ha un’anima Rossa. Parla sempre con schiettezza. Si possono non condividere le sue opinioni, ma di sicuro vengono dal cuore.

In una atmosfera da delirio fanatico, della quale mi scuso sinceramente con chi non condivide la mia passione, ho poco tempo per il resto.

Credo che in Mercedes non si aspettassero un risultato del genere.

Credo non se lo aspettasse nemmeno Alonso. Il suo errore di prospettiva si sta rivelando clamoroso.

La Red Bull è inguardabile.

Quasi come la McLaren.

Poi, stop.

La felicità abita qui, quasi due anni dopo Barcellona 2013.

Grazie a tutti, fratelli e sorelle.