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Suonate ‘The Rising’ per Kimi RaikkonenLeo Turrini - 19 aprile 2015

Mi sento un po’ come i Jalisse.

I Jalisse!

Fiumi di parole a Sanremo.

Fiumi di parole: quante ne ho spese per sostenere la causa del Santo Bevitore?

Adesso che, quasi sei anni dopo l’ultima di volta di rosso vestito, Kimi è tornato sul podio, al termine di una prestazione favolosa,cosa dovrei aggiungere?

Che questo biondino è l’ultimo campione del mondo al volante di una Ferrari?

Vabbè, mettiamo ‘The rising’ di Springsteen in sottofondo e via che andiamo con il resto.

1) Hamilton non sbaglia più e anche questo l’ho scritto un miliardo di volte.

2) La Mercedes conserva un vantaggio. Non enorme, se a meta Gp Vettel era a meno di otto secondi, o giù di lì, dal Nero.

3) Rosberg ha i suoi problemi, al di là dei sorpassi che ha eseguito. Ma l’errore finale, con Kimi addosso, è un segnale. Di crisi.

4) Vettel non è stato all’altezza di Vettel.  Non gli era mai capitato da quando è a Maranello. Lo ha ammesso lui stesso, di aver sbagliato in eccesso. E’ un grande uomo, anche da questi particolari si vede il campione. Si rifarà, certo che questo quinto posto gli va stretto. Anche a me e ad Arrivabene.

5) Comunque, è una Ferrari che autorizza a sognare. Dipenderà dalla capacità di sviluppare la macchina.

6) A me Alonso è piaciuto, per orgoglio e competitività personale.

7) E mi sono piaciuti anche Ricciardo e Massa.

8) Il resto lo lascio alla vostra passione.

Com’on up for the rising.