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Se Kimi va, una Bottas di vita in FerrariLeo Turrini - 30 giugno 2015

Tervuloa.

Se Kimi non fosse confermato, la Ferrari continuerebbe a parlare finlandese.

Come è noto io non sono d’accordo con l’eventualità, ma non ho niente contro l’identità del candidato alla successione.

The Chosen One è Valterino.

Di Valterino Bottas mi dicono abbia risolto gli impedimenti dirimenti che potevano infastidire la trattativa, dal legame con la Williams al rapporto fiduciario con Toto Wolff.

Del pilota in quanto tale posso dire che ha dimostrato solidità. Sbaglia poco e non si concede facilmente a sorpassi altrui. Inoltre lo descrivono come un gran lavoratore, uno che al simulatore ci passa ore e ore. Come persona non lo conosco, magari è più ciarliero di Kimi e però ci vuol poco.

Da quando è andato in Williams, Bottas non ha mai avuto la macchina per vincere. Ma sul podio ci è salito sette volte, l’ultima a Montreal e non come avevo scritto, cannando di memoria, a Zeltweg, dove fu Massa, causa pasticcio al box Ferrari, a precedere i Vettel. E facciamo che a cospetto di Massa non ha sfigurato, va mo là.

Non penso che Seb ne soffrirà la presenza accanto.

E continuo a pensare che non sia questa la priorità della Ferrari.

Comunque, come sapete, the last word spetta a SM, inteso non come Sua Maestà ma come Sergio Marchionne.

Tornerò ad occuparmi dell’argomento solo in presenza di annunci ufficiali (non prevedibili a breve, eh).