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Se ci fosse stato KubicaLeo Turrini - 11 agosto 2015

Mi hanno cercato dalla Polonia.

Per un docufilm o qualcosa del genere.

Volevano conoscere la mia opinione su Kubica.

Come in fumetto della serie ‘What if’: ho provato a spiegare cosa sarebbe potuto accadere solo se…

Ecco, io credo che Kubo, come talento da F1, valesse Hamilton-Vettel-Alonso-Raikkonen eccetera.

Mi piaceva proprio il suo modo di guidare, nonchè l’approccio, vagamente romantico, alla competizione.

Ricordo il terrificante botto di Montreal.

Ma a colpirmi fu ritrovarlo, quattro giorni dopo, nel paddock di Indianapolis. Fosse stato per lui, sarebbe immediatamente tornato in gara.

Facile dire: ah, ma i piloti sono tutti così!

Non ne sono certissimo. Di sicuro lui tale è stato, fin quando il destino non lo ha dirottato su un altro tipo di corse.

Quando poi vinse il suo unico Gp proprio in Canada, fu difficile non cogliere un Segno. E qui mi fermo, perchè si sconfina nel mistico.

Aggiungo che in Ferrari avevano agito con lungimiranza, quando avevano deciso di prenderlo al posto di Massa.

Robert è mezzo italiano per formazione professionale. Probabilmente non avrebbe sottratto la Scuderia al declino che in una certa fase abbiamo conosciuto, ma avrebbe garantito un contributo notevolissimo alla causa Rossa. Di più: senza nulla togliere a Felipe, con la macchina del 2012 Kubica avrebbe spinto Alonso a conquistare il titolo che meritava.

Questo ho detto agli amici polacchi, questo mi faceva piacere condividere con i frequentatori di questo ameno luogo.