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Taci, Ecclestone ti ascolta (e Pirelli pure)Leo Turrini - 4 settembre 2015

Cose di Monza.

Ecclestone ha ordinato ai piloti di non parlare in pubblico di Pirelli.

Taci, il nemico (Michelin) ti ascolta.

Paul Hembery ha detto che non è colpa di Pirelli se sono vietati i test gomme.

E’ la prima osservazione sensata che fa da Spa in poi.

Maurizio Arrivabene ha spiegato che il Gran Premio d’Italia per la Ferrari significa solo ed esclusivamente Monza.

Perfetto.

Iron Mauri ha anche precisato che comunque la decisione non la prenderanno, post 2016, a Maranello.

Ed è vero anche questo, sebbene taluni buon temponi si ostinino a ritenere che, ballando denaro, la volontà Rossa sia determinante.

Ecclestone ha raccontato che i termini del negoziato sono semplici. Spa e gli altri circuiti europei del mondiale pagano 25 milioni, per ospitare il Gp. Monza, per accordi ormai in scadenza, ne scuse invece 15.

O gliene danno dieci in più oppure lui saluta e se ne va.

Magari domenica Renzi gli mostra due slides e lo convince, why not?

Not not, fidatevi.

Anche Hamilton mi pare pronto a salutare e ad andarsene.

Blondes have more fun (Rod Stewart, 1979).

Bisogna capire se funziona meglio il biondo artificiale o il biondo naturale alla Rosberg.

La Ferrari credo si dovrà difendere, le power unit Mercedes ti danno un vantaggio su una pista che di curve ne ha pochine.

Ma sogno di sbagliarmi.

Lascio lo spazio sotto a chi desidera raccontare la caccia alla pole, ho un’altra clamorosa serata gastronomica allestita dall’irriducibile (di fegato) Nelson66.