Ho una storia da raccontare.

Affascinante.

Intrigante.

Nonchè probabilmente irrealizzabile.

Eppure, nelle segrete stanze della F1 se ne sta parlando.

Sapete a quale livello di deterioramento sia giunta la relazione tra Red Bull e Renault.

Sapete che ai Bibitari in cerca di un motore la Mercedes ha risposto picche (sia pure non ufficialmente, eh).

E sapete che gli orfani di Vettel, per non sapere nè leggere nè scrivere, hanno intavolato, legittimamente, un negoziato con la Ferrari.

Riservandosi comunque di restare, causa forza maggiore, con la detestata Renault ancora per una stagione.

Forse non sapete che una clausola nel multimilionario contratto che lega Alonso alla disastrata McLaren Honda prevede, per il pilota, la possibilità di sganciarsi in assenza di risultati decenti.

Si tenga altresì presente che le profezie sul 2016 della joint venture Dennis-Arai sono funeree.

Harakiri!

Si aggiunga che Bernie Ecclestone, che conta un po’ più del due di bastoni quando è briscola coppe, ha ripetutamente segnalato il suo fastidio per una realtà che vede Alonso, certamente un fuoriclasse, costretto a battersi e a sbattersi con le Manor per il terz’ultimo posto.

Or bene e or male.

Vi stupireste di apprendere che qualcuno, molto interessato alla carriera di Fernando, ha immaginato, per il 2016, un Alonso al volante di una monoposto Red Bull-Ferrari?

Non accadrà.

Ma, intanto, cominciate a pensarci.

Ps. Spazio sotto per quanti volessero commentare le entusiasmanti prove libere nel Puttanodromo di Sing Sing, ci mancherebbe.