custom logo
Metti Ecclestone in lattina (Red Bull)Leo Turrini - 23 novembre 2015

Dice Ecclestone che Mercedes e Ferrari hanno paura di un confronto ad armi pari con la Red Bull e per questo si oppongono alla introduzione di un motore ‘alternativo’ a far data dal 2017.

Bernie è come Virna Lisi nella pubblicità di un famoso detersivo ai tempi della mia infanzia: con quella bocca può dire quello che vuole.

Ma io non credo abbia senso, da parte sua e da parte di Todt, sostenere una tesi tanto curiosa.

A parte il fatto che automobilismo deriva da automobili e quindi si dovrebbe supporre che Ferrari e Mercedes (ma anche Honda e anche Renault) siano più legittimate a rappresentare gli interessi della Formula Uno rispetto a un geniale produttore di bibite, ecco, a parte questo, qui qualcosa non torna. E tralascio il fatto che Red Bull ci si è messa da sola, in una situazione nella quale a fine novembre ancora non ha un motore certo per il 2016.

Nulla si toglie alla Red Bull ricordando che stiamo parlando di una multinazionale ricchissima e potentissima, capace di vincere la bellezza di otto, tra piloti e costruttori, titoli mondiali in presenza di regolamenti che privilegiavano, quasi in esclusiva, l’elemento aerodinamico. Ed essendo Adrian Newey un genio e potendo i Bibitari pagare all’incirca ottocento persone perchè si occupassero solo della citata aerodinamica e del telaio, essendo all’epoca il motore largamente insignificante, beh, viene difficile pensare ai produttori di bevande gasate alla stregua di povere vittime. A meno che l’era degli scarichi soffiati (gli scarichi soffiati, vi rendete conto?!?) non me la sia sognata io da solo, un sogno lungo quattro anni.

Quindi io non so cosa verrà deciso nel martedì parigino, non so se la Ferrari terrà duro esercitando il diritto di veto a proposito di motore alternativo e bla bla bla.

Ma so che questo Ecclestone in lattina (Red Bull), con Todt in versione Nano Ghiacciato, uhm, qualche perplessità la solleva.