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F1 2016, cosa aspettarsi da HamiltonLeo Turrini - 10 febbraio 2016

So che il concetto suonerà vagamente paradossale, ma lo esprimo lo stesso.

Nel 2016, Lewis Hamilton ha tutto da perdere.

Bum.

Mi spiego.

Se la Mercedes confermasse la sua supremazia tecnologica sulla concorrenza, vorrebbe dire che al Nero resterebbe il solo Rosberg come rivale credibile.

E se Lewis andasse sotto, fatalmente scatterebbe un processo di revisione storica.

Per la serie: non sei nemmeno in grado di tenere a bada il tuo compagno di scuderia, quindi qualunque paragone con Senna o con Schumi è assolutamente fuori luogo.

Vincere sarebbe solo un deja vu. Sapere che Schumi era molto meglio di Barrichello non costituiva certo una novità.

Se invece, come da ferrarista io mi auguro, la Mercedes non avesse più quel margine di vantaggio sul resto della griglia e se in conseguenza di ciò Hamilton venisse sconfitto da un altro pilota, non da Rosberg, evidentemente sarebbe il caso, almeno per taluni, di ripensare ai trionfi suoi del passato recente (tra parentesi: come già segnalato, il giovanotto nemmeno ha brillato per lungimiranza, parlando spesso con scarso rispetto di Nico. Ma se tu sei il primo a dire che batti un pippone, come puoi pretendere l’esaltazione corale per le tue imprese gloriose?!?)

Ciò premesso, la mia opinione sulle qualità del Nero è nota sin dal 2007.

Credo sia un predestinato, lo considero un fuoriclasse naturale. Può non piacermi il personaggio (e infatti mi piace poco) ma al volante lo reputo un fenomeno naturale.

Pronostico.

Per le informazioni in mio possesso, Hamilton ha il 90% di possibilità di conquistare il quarto titolo iridato, che sarebbe poi il terzo consecutivo.