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E ora tutti al capezzale di Kimi (col Dom)Leo Turrini - 23 febbraio 2016

Non sto scrivendo molto di test in quel di Barcellona per una serie di ragioni che di seguito vado ad elencare.

Primo. Siete molto più brillanti voi, qua sotto.

Secondo. Sono vecchio e non ho alcuna intenzione di illudermi.

Terzo. Comunque, quello che sto vedendo, con Vettel leader nei tempi sia di lunedì che di martedì, con gomme medie e con ultra soft, è un incoraggiamento.

Quarto. Per capirci. La SF 16 H(ai visto mai) non è nata male, rappresenta una premessa interessante, le opinioni positive di Seb sono preziose, di solito il ragazzo non vende fumo.

Quinto. Ma la Mercedes. E poi metti punto, nel senso che escludo che le Frecce d’Argento siano dietro o indietro sullo sviluppo. Lo escludo categoricamente.

Sesto. A occhio, nelle sue sgangherate esternazioni Ecclestone comunque dice una cosa vera, quando racconta che Mercedes e Ferrari vivranno un campionato a parte, un thè per due. Dubito ci siano team in grado di inserirsi, anche occasionalmente.

Settimo. Non conosco Arai, ex capo del progetto Honda per la F1. Un mio vecchio amico ferrarista sosteneva che Arai sta per il passato remoto di arare, insomma, al di là delle facezie da abigeato, è evidente che il colosso giapponese ha commesso errori di valutazione e di progettazione indegni del prestigio del marchio.

Ottavo. A proposito di marchio! Stefano Domenicali amministratore delegato della Lamborghini è una splendida notizia per il mio palato, dal 15 marzo riconquisteremo la nostra abitudine gastronomica e intorno a Sant’Agata Bolognese ci sono fior di trattorie (anche se il soggetto a tavola è molto parco, quasi ascetico).

Nono. Il Dom l’ho sentito stamattina, è molto contento e non solo per il mio profilo calorico.

Decimo. E adesso tutti al capezzale di Kimi, da domani tocca a lui, immagino già cosa mi toccherà patire…