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Il Gp di Kimi visto da vicinoLeo Turrini - 3 marzo 2016

Il vostro inviato nel paddock di Barcellona, il leggendario Nelson66, ha cumulato emozioni non solo raikkoniane, nel giovedì di Montmelo.

Ecco il suo report.

NELSON SCRIPSIT

Ho seguito da vicino, con la passione che potete immaginare, la simulazione di Gp affrontata da Kimi.

Beh, a me la Ferrari, in assetto gara, è piaciuta molto!

Però credo sia più importante il parere di James Allison.

L’ho incrociato al paddock, ci siamo scambiati due parole.

Era soddisfatto.

Tanto.

E la stessa impressione l’ho ricavata conversando brevemente con Jock Clear, il nuovo responsabile di pista delle Rosse, l’ex Mercedes.

Dopo di che, non sono riuscito ad individuare nemmeno un difetto, neppure piccolo piccolo, nella Mercedes.

Ho la sensazione che Hamilton e Rosberg ritengano di avere in mano la vettura perfetta. Probabilmente non hanno mai tirato al massimo nei sette giorni di test. E con tutte le chiacchiere sul muso secondo me hanno preso in giro i rivali.

Quindi confermo la mia prudenza, fermo restando il giudizio molto positivo sul ritmo che Kimi aveva.

In generale direi che tutte le scuderie hanno alzato il livello di prestazione, rispetto ad un anno fa.

Ad esempio, la prima ‘S’ veloce qui a Barcellona nel 2015 veniva affrontata in un certo modo esclusivamente dalla Mercedes.

Adesso c’è un sostanziale progresso da parte della concorrenza.

Il che non significa poi che si siano avvicinati, perchè se dovessi dire di aver compreso il potenziale vero della Freccia d’Argento mentirei!

Se poi uno guarda le velocità di punta ha il dubbio che la Pu Mercedes abbia ancora un margine sulla Pu Ferrari.

Nel paddock ho incrociato anche Alonso.

Ancora non cammina sulle acque ma a parte le battute è molto concentrato sul lavoro aerodinamico che stanno sviluppando in McLaren. Meglio la Honda in termini di consistenza (ci voleva poco, direi).

La Haas è indietro sulla affidabilità.

Alla Manor manca carico aerodinamico.

Grazie per l’attenzione e a domani!