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Ora Kimi deve farsi perdonare nel GpLeo Turrini - 30 aprile 2016

Come immagino taluni sapranno (notare il delicato eufemismo), beh, Kimi Raikkonen è il mio idolo.

Ciò nonostante, non mi costa fatica ammettere quanto segue.

Se Vettel è penalizzato per il cambio.

Se Hamilton non va in pista in Q3 per il motore.

Ecco, allora tu, se sei Kimi Raikkonen, la Ferrari la devi mettere in prima fila.

Senza se e senza ma.

E guardate che qui si coglie la differenza tra un sostenitore libero e l’ultrà che difende il suo eroe anche quando scappella.

Ciò premesso, se domani il Santo Bevitore supera Bottas e finisce dietro a Rosberg ha fatto il suo, il sabato non si assegnano punti (Schumi dixit).

Allargando il discorso, il nuovo crack di Hamilton potrebbe anche essere decifrato nel modo che segue: la Mercedes resta stabilmente davanti ma non è indistruttibile, quando qualcosa si guasta significa che sei sotto pressione.

Credo sia così, anche se la supremazia della Freccia d’Argento non è minimamente in discussione. E l’affidabilità della Rossa, uhm, te la raccomando.

Poi, si capisce, chi desidera può attivare la funzione ‘Complotto’. Come mai capitano tutte al Nero e Nico mai che abbia un guaio?

Lewis è incavolatissimo. Ha le sue ragioni. Mentre scrivo non so se nel Gp partirà ultimo o decimo, di sicuro per lui si sta mettendo malissimo.

Quanto a Vettel è stato perfetto. Peccato per il cambio.

Sette decimi comunque sono sette decimi, la differenza di prestazione, almeno in qualifica, è innegabile, tale da suscitare un principio di scoraggiamento.

E invece bisogna insistere, dico io.

It’s not over until it’s over.

Buona domenica.

Ps. Spazio sotto per chi volesse vivere in compagnia il Gp di tutte le Russie.