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‘Seb, ti spiezzo in due’. Firmato KvyatLeo Turrini - 1 maggio 2016

‘Io ti spiezzo in due’.

Credo che stavolta non ci sia motivo di discussione.

E non solo perché la giuria ha punito l’Ivan Drago della Red Bull.

Comprendo bene la frustrazione di Vettel.

Essere urtati due volte dallo stesso collega nel giro di trecento metri o giù di lì, insomma, è grossa da mandare giù.

Soprattutto alla luce del precedente cinese, con annesse polemiche.

Immagino non mancheranno acute indagini sullo stato psicologico di Kvyat.

Penso farebbe bene, il russo, a scusarsi.

Anche con il suo pubblico e non solo con Seb, visto che si correva in Russia.

Peccato, eh.

Tra l’altro non ha senso asserire che cose del genere capitano se parti dietro, almeno non con riferimento al pilota, visto che Vettel sabato il suo l’aveva fatto, con un tempo da prima fila.

Quindi, vedi cambio cambiato, la materia riguarda la Ferrari e la sua fragilità.

Raikkonen ha fatto il suo. Resta il rimpianto per la qualifica, ma in gara non sarebbe cambiato niente. Credo sia terzo nel mondiale piloti. Bollito? O bollato?

La Mercedes ha un altro ritmo.

Gli sconfortati in Rosso potrebbero prenotarsi per un colossale suicidio di massa.

Invece ci sta di ricordare che di gare ce ne sono ancora diciassette e del resto su quattro Vettel non ne ha disputate due.

Ma comprendo la frustrazione, il disagio, eccetera.

Comunque, chi ha la bontà di leggermi conosce la mia teoria. Le cose non stanno andando come sperato, ma mai ho creduto che il sorpasso fosse imminente. Gli archivi digitali stanno lì, sono consultabili. Mica è una consolazione, eh.

Il resto.

Rosberg 7 Hamilton 0.

E al Nero è anche andata bene, considerate le disavventure della vigilia.

Lewis può ancora rimontare però…

Molto bene Alonso con la McLaren.

Disastrose le Red Bull, anche per le strategie.

Gara decisamente noiosa, a parte le carambole al via.