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Quando Alesi sbancò il Quizzone di MontrealLeo Turrini - 8 giugno 2016

Dovevo venire a Montpellier per sentirmi ricordare Jean Alesi!

Non è che i francesi vadano matti per Grosjean, eh.

Comunque, sui futuri piloti della Ferrari ho una mia idea e me la tengo.

In compenso, mi fa piacere ricordare Giovannino. Non foss’altro perché in Canada, nel 1995, mi staccò definitivamente nella graduatoria dei vincitori di Gran Premi.

Uno a zero per lui.

Ora,  al di là delle battute, Alesi merita di essere ricordato con tanto affetto.

Diede tutto alla Ferrari, capitandoci in un momento tremendo.

Mi  sono fatto l’idea, ovviamente, che non fosse forte come Schumi. Ma se in carriera avesse avuto una macchina per vincere un titolo, sono intimamente certo che ce la avrebbe fatta.

Invece, quella domenica di Montreal nemmeno Forcua e Trivial 105, vincitori di tappa del Quizzone a proposito di Montecarlo, ecco, nemmeno questi due geni del pronostico lo avrebbero preso in considerazione. Il Quizzone, sempre amorevolmente curato dal mitico Balconi/Calboni/Steve Jobs, ha in un certo MrLibro il leader solitario. Di sicuro le ultime due gare (vittoria di Verstappen, Perez sul podio nel Principato) hanno confuso le acque.

E anche molte teste, dove so io.

Talvolta nella vita la differenza sta interamente nell’essere al posto giusto al momento giusto, al di là del tu talento. Perché puoi essere bravo quanto vuoi, ma se il momento è sbagliato e il posto è sbagliato, addio.

Ce li avete presenti,  i calciatori olandesi degli anni Settanta? Formidabili, fantastici. Arrivarono a disputare due finali dei mondiali, nel 1974 e nel 1978. In entrambi i caso, nella partita che valeva la Coppa si trovarono di fronte i padroni di casa, i tedeschi e gli argentini.

Persero, of course.

Non mi spingo ad affermare che Giovannino al volante era come Cruyff con il pallone tra i piedi, ma insomma, al grande Neeskens ci sta di paragonarlo.