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La Nazionale azzurra e quella RossaLeo Turrini - 27 giugno 2016

Onestamente questa non me l’aspettavo.

Qui a Parigi ho visto una partita che la nazionale italiana di calcio non giocava (così bene!) da tanto, tanto tempo.

Naturalmente non l’avrei mai detto, anzi ero convinto che a metà settimana avrei convocato a pranzo a Fiorano il pretoriano Mazgiorg per farmi spiegare la rava e la fava a proposito dell’imminente Gran Premio d’Austria.

Ok, succede.

Del resto Enzo Ferrari, quando coniò l’etichetta di ‘Ingegneri del lunedì’ per noi commentatori di cose automobilistiche, insomma, si riferiva immagino anche a noi commentatori di cose eurocalcistiche.

Sarà divertente andare a Bordeaux per il confronto con la Germania.

Quattro anni fa ero a Varsavia e li piallammo.

Stavolta non dico più niente, se non che aspetto buone notizie dal mio amico Maurizio Arrivabene coming from Spielberg.

Chi non ama il pallone, nemmeno dipinto di azzurro, si adatterà.

Del resto, proprio il Drake lo diceva ghignando.

Ci sono due Nazionali in Italia.

Una Rossa.

Una Azzurra.

E, aggiungeva, tutti pensano di capirne più di che se ne occupa.

Era vero.

Resta vero.