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Kimi, Verstappen e il meccanico di GillesLeo Turrini - 25 luglio 2016

Come era giusto nonchè inevitabile, lo spettacolare duello tra il bambino Verstappen e il nonnino Raikkonen, unica cosa eccitante del Gran Premio di Ungheria, ha scatenato un pandemonio di commenti.

A dimostrazione di quanto le battaglie ruota a ruota siano, felicemente, il sale dell’automobilismo.

A prescindere da torti e ragioni.

Per parte mia, io ritengo che, nella circostanza, il Baby Fenomeno si sia comportato in stile furbetto da quartierino. E siccome non per la prima volta agisce in tal modo, suppongo che prossimamente qualche collega gli renderà la pariglia.

Però, sapete, il bello di essere Leo Turrini sta anche in questo.

Mi arriva un messaggio di Piroun Corradini.

Legittimamente i più giovani frequentatori di questo ameno clog potrebbero ignorarne l’identità.

Ma, per capirci, Corradini è stato meccanico Ferrari di Niki Lauda e di Gilles Villeneuve, nonchè di tanti altri piloti.

Per inciso, Lauda e Villeneuve stravedevano per lui.

Piroun è un mio caro amico.

Riporto la sua opinione, con religioso rispetto.

“Guarda che Max ha fatto a Budapest la stessa mossa che Lauda, su Brabham, fece nei confronti di Gilles in un Gran Premio di F1 corso a Imola e però non valido per il mondiale, se non ricordo male.

Lauda si comportò in un certo modo perchè voleva fortissimamente difendere la sua posizione dall’assalto del canadese. Verstappen, immagino senza saperlo per ragioni anagrafiche!, lo ha imitato.

Kimi doveva essere più cattivo nei confronti del bambino. Penso si sia trattenuto tenendo presente che comuqnue per la Ferrari, in una logica di mondiale costruttori, i punti del sesto posto fossero meglio di uno zero in classifica per eccesso di ardimento.

Quindi alla fine è colpa tua, la prossima volta che lo porti a pranzo fuori fai spargere pepe sul suo piatto.

Infine, chi critica Verstappen dovrebbe ricordare il modo in cui una volta a Monza Vettel su Red Bull spinse sull’erba Alonso al curvone. Quelli che vincono o vinceranno, in Formula Uno, usano qualunque arma per battere gli avversari. Se non sei anche un po’ bastardo, non puoi diventare un fuoriclasse del volante…’