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I ferraristi sud africani e ForghieriLeo Turrini - 6 settembre 2016

Devo dire che sempre ancora mi sorprende l’affetto che tanti ferraristi mi portano.
Ospite d’onore del Ferrari Club del Sud Africa, in felicissima gita in Italia, ho avuto il piacere di intrattenere l’uditorio in compagnia di Mauro Forghieri.
Se non sapete chi sia Forghieri, beh, avete sbagliato blog e forse anche vita.
Forghieri dixit.
“Recentemente ho parlato con Aldo Costa, che è un caro amico. Mi ha assicurato che mediamente in gara la Mercedes gira 6-7 decimi più lenta rispetto all’autentico potenziale a sua disposizione…”
“Temo sia vero! Ed e’ sbagliato pensare, come ha detto Marchionne, che non ci sia più una differenza di motore. Come potenza in alto ci siamo, ma la Mercedes ha molta più coppia e questo fa la differenza…”
“Aggiungi che la SF 16 H e’ nata male sul retro treno. I limiti di aderenza vengono da li, sommati al deficit di coppia del motore. E questo Vettel e Raikkonen lo hanno capito benissimo…”
“C’è poi un disagio ambientale. A me piace molto Arrivabene, ha passione, sta dando l’anima per la Scuderia. Ma Marchionne ha creato una atmosfera sbagliata. Ti ricordi Gordon Murray, il grande progettista degli anni Ottanta? E’ in pensione come me ma mi diceva che colleghi più giovani, molto bravi, hanno detto no ad offerte Ferrari perché spaventati dalla instabilità, dalla troppa politica…”
“So che ai tifosi, sud africani compresi, magari il concetto procura fastidio, ma o Arrivabene e Binotto hanno diritto al tempo che ci vuole per risalire, oppure altro che dieci anni senza mondiale…”