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Singapore2008, il (dis)piacere di ricordareLeo Turrini - 12 settembre 2016

Tornando la Formula Uno a Singapore, il (dis)piacere di ricordare si fa fortissimo.

Non vi annoierò saccheggiando memorie già pubblicate.

Mi limito a quanto segue.

2008.

Prima volta di un Gran Premio by night.

In un puttanodromo.

Il crash di Piquet junior.

La vittoria di Alonso su Renault.

Il disastro Ferrari ai box in occasione del rifornimento di Felipe Massa, con Kimi in scia che era spettatore privilegiato di una catastrofe sportiva.

La conquista del mondiale, il numero uno in carriera, da parte di Lewis Hamilton. E’ vero che aritmeticamente il Nero si consacrò campione solo dopo il traguardo di Interlagos, tappa finale della stagione.

Ma il destino di Massa si decise lì, con un tubo attaccato al tappo del serbatoio.

E non solo il suo destino, se uno pensa a tutto quanto accadde poi, in Ferrari (e per certi versi ancora sta accadendo, eh).

Poi lo scoppio dello scandalo, un anno più tardi.

Le squalifiche. Gli appelli. I patteggiamenti. Eccetera eccetera.

Sono passati quasi dieci anni.

Annunciando il suo addio a Monza, qualche giorno fa, Felipe ha candidamente confessato: mi brucia non sapere ancora come andarono davvero le cose nella notte che cambiò la mia vita.

Io me lo sarei abbracciato.

E’ questo, sapete, il (dis)piacere di ricordare.

Almeno, che ci sia qualcuno, in giro, a tutelare l’onore e l’onere della memoria…