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Hamilton e Giovinazzi, i Corsari NeriLeo Turrini - 1 ottobre 2016

Emilio Salgari non mise mai piede in Malesia, pur avendovi ambientato un sacco di racconti.
Non posso non rubargli l’immagine del Corsaro Nero (ohi, spero fosse un suo personaggio, ormai i ricordi dell’infanzia tendono a sbiadire).
Il Corsaro Nero, inteso come Hamilton, ha fatto un giro super.
Credo che tra lui e Rosberg la partita sia destinata a restare aperta. Quanto alle modalità, ossia ai margini di libertà concessi da Mercedes ai suoi eroi, non so: e’ evidente che dopo Barcellona da Stoccarda si sono fatti sentire, eppure non penso che due piloti in lizza per il mondiale siano disposti a prendere ordini se dannosi per l’interesse personale.
Ma magari mi sbaglio, eh.
La Ferrari di Don Raffae’ rimane quella che era a Singapore o altrove. Vettel e Raikkonen meritano di più, lo dico sempre. E quando mi hanno raccontato che venerdì una lampadina di un meccanico si era conficcata sotto l’acceleratore di Kimi, uhm, ho pensato che meglio sarebbe stato si fosse trattato della lampada di Aladino.
Ce ne sarebbe bisogno, mentre impazza il cupio dissolvi.
Comunque, la sfida con la Red Bull per un posticino sul podio andrà pur giocata.
Spazio sotto per chi volesse raccontare il Gran Premio. E forza Giovinazzi: ci siamo scritti dopo la sua vittoria, spero proprio riesca a realizzare il suo sogno in Gp2 a Sepang.