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Hamilton, il cuscinetto e il cuscinoLeo Turrini - 6 ottobre 2016

Quando ho letto che la Mercedes attribuisce al crack di un cuscinetto il flop di Hamilton nel finale della Malesia, ho pensato al contrappasso dantesco.

E così impara, il Corsaro Nero, a postare, come pure aveva fatto, sue foto che lo ritraevano mollemente adagiato sui cuscini di uno yacht sardanapalesco!

A parte le sciocchezze, è bello che un’altra volta Suzuka sia teatro di una grande battaglia.

Suzuka!

Bisogna averci messo piede almeno una volta per comprendere fino in fondo la magia vera dell’automobilismo.

Prost.

Senna.

Schumi.

Non c’è grande storia della Formula Uno che non si sia idealmente materializzata sul circuito caro a Soichiro Honda.

Nel bene e nel male.

Forse dovrei riproporre qui le cose che scrissi da Suzuka nel 1989, nel 1990, nel 1998, nel 1999, nel 2000, nel 2003, nel 2006.

Sono piccoli brandelli di memoria, schegge di rimembranze che giustificano una vita randagia.

Spazio sotto per chi, anche in differita, volesse raccontare il venerdì nipponico.

Ps. Le dichiarazioni del giovedì di Vettel e Raikkonen le ho trovate molto appropriate. Sanno. E non si arrendono. Bravi.