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La Ferrari di mia zia e di MarchionneLeo Turrini - 7 novembre 2016

Nel week end e’ mancata la mia zia più anziana.
Aveva quasi cento anni.
Non si intendeva per niente di bielle e pistoni, ma anche lei mi chiedeva sempre: beh, ma quando torna a vincere, la tua Ferrari?
E insomma, cito la zia, all’inizio della settimana che porta al Brasile, per ribadire un antico concetto.
La Ferrari rappresenta una emozione collettiva. E’ una passione, almeno per noi italiani, persino per le zie di cento anni, che va oltre la dimensione delle corse, delle macchine, di chi le guida.
Se non si capisce questo, se la Ferrari fosse semplicemente una Red Bull o una McLaren, non se ne parlerebbe ancora.
E tocca a Sergio Marchionne, che ha voluto la poltronissima di Maranello, dimostrare di aver compreso il senso di questa storia qua.
Perché, alla fine della fiera, da un grande potere grandi responsabilità, Spiderman eccetera…