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Rosberg, un Casco,Allison&AlonsoLeo Turrini - 6 dicembre 2016

I Caschi d’Oro erano una bellissima cosa già quaranta anni fa.
Lo sono ancora.
Allora ci andavo da ragazzino. Erano altri tempi. Autosprint era la Bibbia unica.
Oggi le fonti di comunicazione si sono moltiplicate all’infinito, ci mancherebbe.
Ma Rosberg ha ulteriormente confermato la sua sensibilità presentandosi a Bologna sfidando la nebbia. E sono contento per Cordovani , Sabbatini e la rivista dei miei sogni adolescenziali.
Questo giovane uomo ha un tratto di nobiltà che spero non si disperda nel resto dell’esistenza.
E spero anche, come ho già scritto, che Nico non ci ripensi. Se tornasse, mi deluderebbe.
Carina la sua risposta al magnifico rettore di Sky Boselli sull’erede suo in Mercedes: uno che sia in grado di giocarsela con Hamilton.
Un endorsment ad Alonso, a occhio. Del resto Wolff ha confermato di avere il nome di Fernando sul taccuino, anche se Aldo Costa mi ha dato l’impressione che lo staff tecnico silenziosamente spinga per Wehrlein.
A parte che poi siamo sempre li’.
Al Nero chi glielo va a dire che dieci anni dopo?…
Ah, a proposito di Costa.
Sapete che in Inghilterra sostengono che James Allison abbia firmato per la Mercedes.
Uhm.
Non ne dubito.
Del resto un grande esperto di Formula Uno del passato, un certo Vico, parlava di corsi e ricorsi.
La storia che si ripete, ecco.
Staremo a vedere.