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Fossi la Mercedes io prenderei AlonsoLeo Turrini - 7 dicembre 2016

Ma io, fossi al posto di Toto Wolff, chi prenderei per colmare il vuoto di Nico Rosberg?

Naturalmente l’argomento è affascinante e se non altro il campione del mondo, ‘dimissionario’ pur avendo vinto il suo referendum!, ci ha regalato uno strepitoso tema di discussione.

Dunque, se io fossi Toto…

Per prima cosa rinuncerei alla pazza idea di andare a sottrarre Vettel alla Ferrari. C’è un limite anche all’arroganza dei dominatori. Portare via Seb da Maranello significherebbe infliggere un colpo al cuore di un marchio che per la storia e per le prospettive della Formula Uno vale tantissimo.

Non sarebbe un gesto elegante, ecco. A prescindere dai desideri (veri, presunti: non importa) del diretto interessato.

Vettel sta bene dove sta.

Dopo di che, contraddicendomi clamorosamente perchè pure la McLaren appartiene al Dna dei Gran Premi, al di là dei prolungati fallimenti in pista, ecco, manifestando totale incoerenza con quanto appena dichiarato io mi metterei in casa Alonso.

Lo so, lo so.

E’ un bel rischio.

Il personaggio ha una indole che non favorisce la distensione degli animi.

Del resto, se un driver forte come Fernando non tocca palla (iridata) da dieci anni, insomma, non ‘è bisogno di essere Einstein per comprendere tante cose.

Ma il talento rimane indiscusso. E’ un grande campione. Rivincere il titolo undici anni dopo l’ultima impresa sarebbe un racconto epocale. Senza precedenti.

E se c’è una scuderia che può permettersi l’azzardo di ricreare una combinazione Hamilton-Alonso, beh, questa scuderia si chiama Mercedes.

Per l’efficienza organizzativa.

Per lo strapotere in termini di risultati.

E anche per il modo in cui le Frecce d’Argento hanno saputo governare il dualismo tra Lewis e Nico: non si amavano, si sono sfruculiati spesso, non sono mancati gli episodi controversi. Eppure la situazione non è mai precipitata, al netto di qualunque paragone le scene in stile ‘Senna-Prost’ non si sono viste.

Inoltre.

Inoltre Mercedes è uno degli stakeholders più importanti, per il Circo a quattro ruote.

Wehrlein o Ocon o Bottas o Button o Hulkenberg, con tutto il rispetto, sarebbero almeno in teoria eccitanti come una tazza di brodo caldo sotto il sole del Sahara.

Invece, una coppia Hamilton-Alonso, dieci anni dopo i disastri alla corte di Ron Dennis, innescherebbe un interesse pazzesco, moltiplicherebbe le attenzioni sulla Formula Uno e alla fine della fiera Toto Wolff potrebbe persino dimostrare di essere più bravo del citato Ron Dennis, nella amministrazione di due galli furiosi nel pollaio.

Infine.

Infine, io sono convinto che la partita la vincerebbe il Nero ma ci sarebbe da dimenarsi sul divano, poco ma sicuro.

Ps. S’intende che sarebbe bellissimo, da ferrarista, se Hamilton e Alonso si scannassero per il terzo posto, venendo sistematicamente preceduti da Seb Vettel e da Kimi Raikkonen.