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Addio a mio zio PoltronieriLeo Turrini - 18 gennaio 2017

Ho conosciuto Mario Poltronieri nel 1976. Era il pomeriggio del grande ritorno di Lauda dopo il rogo del Ring.
Siamo diventati amici quando il mestiere mi ha portato a seguire le sue orme, ai box.
Abbiamo fatto cose insieme , più di una volta. In Ungheria nel 1993 gli feci da seconda voce durante le prove libere del Go.
Ogni tanto gli davo un calcetto sotto il tavolo: rischiava di addormentarsi e aveva pure ragione.
Magico “Pollo”, come lo chiamavano i fans per sfotterlo. Ma gli volevano bene, gli volevamo bene. Era lui la colonna sonora della Formula Uno gloriosa. La morte di Gilles e la morte di Senna le ha raccontate lui.
E’ un pezzo di storia che se ne va. Per me era come uno zio affettuoso.
Mi mancherai, Marietto.