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Quattro chiacchiere con Piero FerrariLeo Turrini - 18 gennaio 2017

Giornata dedicata alle consultazioni.
I miei ghost writers Rhodes e Mazgiorg hanno definito una serie di iniziative legate ai 70 della Ferrari, mio libro compreso.
Poi, con il consenso di entrambi, sono andato a trovare il figlio del Drake.
A Piero Ferrari le nuove regole tecniche della Formula Uno non piacciono.
Lo dico, mi ha spiegato, a prescindere dagli esiti in pista: io avrei votato contro, ha aggiunto, alla svolta ibrida e all’epoca lo dissi anche a Montezemolo . Quanto alle norme 2017, non funzioneranno.. Motivo: non si è tenuto conto del rischio annunciato con vetture sulla carta molto più veloci in pista, in particolare in curva. Come si interverrà sui circuiti? E inoltre Piero sospetta che la nuova configurazione delle vetture renderà meno probabili i duelli tra piloti, riducendo lo spettacolo già non esaltante.
In generale, il figlio del Drake e’ per una F1 meno costosa e più attenta alle esigenze del pubblico. Avverte il pericolo di una disaffezione popolare, soprattutto da parte delle generazioni più giovani. E’ curioso di conoscere nel dettaglio i piani di Liberty Media.
Sulle aspettative Rosse per il 2017, beh, “vorrei almeno tre vittorie senza però porre limiti alla Provvidenza…”