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Ecclestone, il mio Fidel CastroLeo Turrini - 22 gennaio 2017

Ci credo quando lo vedo. Sono come San Tommaso.
Ma ormai da settimane, dalle due sponde dell’Atlantico, la chiacchiera rimbalza.
Quelli di Liberty Media hanno deciso di rinunciare a Bernie Ecclestone. Lo nomineranno presidente onorario a vita e gestiranno il loro business con manager nuovi, ovviamente coinvolgendo consulenti di prestigio tipo Ross Brawn.
Dovesse accadere sul serio, sarebbe la fine di una lunghissima epoca. Iniziata grosso modo nel 1974, quando l’ex pilota ed ex manager di Jochen Rindt ebbe una visione.
Una intuizione geniale.
Fare della Formula Uno un affare planetario. L’idea di centralizzare i diritti tv fu una rivoluzione per l’epoca. Il resto venne da se’.
Conosco le idee politiche di Ecclestone: per stare al presente, simpatizza per soggetti come Putin e Trump.
Ma ha governato la Formula Uno per oltre quattro decenni. Un Fidel Castro del capitalismo a quattro ruote!
Sul suo conto ho sempre condiviso il giudizio che ascoltai dalla bocca di Enzo Ferrari durante una conferenza stampa del 1982: non è il mio tipo ideale, disse il Drake, ma per gli affari e’ un partner perfetto, fa diventare ricchi tutti.
In questo, l’esatto opposto di Fidel.
L’ho incrociato per la prima volta nel paddock di Imola nel 1985. Aveva poco più di cinquant’anni. Era già potentissimo, circondato da un’aura di invulnerabilità.
Sono passati decenni. Chiacchiere e scandali e processi li conoscete. Nulla si e’ risparmiato, nulla ci ha risparmiato.
Io penso, riconoscendone i meriti storici perché senza di lui la Formula Uno che ho conosciuto nella mia adorata giovinezza non ci sarebbe stata, io penso, dicevo, che Ecclestone avrebbe fatto a chiamarsi fuori una decina di anni fa. Ha scommesso sulla globalizzazione (e poi sta con Trumo, mah), ha portato i Gp in luoghi senza amore per le corse, chi ricorda più i circuiti in Turchia, in India, in Corea? Ed ha sbagliato a rendere impossibile o quasi la frequentazione dal vivo, ignorando la gente vera, il popolo, quelli come noi.
Ma su una storia tanto lunga e complessa, la storia di un Fidel Castro capitalista multimiliardario in dollari, il giudizio devi affidarlo ai posteri.
Sempre che sia vero che…