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Lowe, la Williams e la lezione SchumiLeo Turrini - 1 febbraio 2017

Da oggi diventa ufficiale il ruolo di Paddy Lowe in vetta alla struttura tecnica Williams.
Della Williams l’ex boss Mercedes sarà anche azionista.
Io spero che la gloriosa scuderia recuperi lo smalto perduto. Ricordo England79, la prima vittoria Williams, con il mio amico Regazzoni al volante. E poi ho vissuto ai box l’epopea di Mansell, Piquet, Prost, Damon Hill, Jacques Villeneuve.
In mezzo la tragedia di Ayrton.
Può darsi che i soldi di Stroll padre e l’ingegno di Lowe determino un ritorno al passato.
Ma un uomo solo, per quanto in gamba, non fa mai la differenza.
Mi spiego con un esempio.
Schumi debutto’ in Ferrari nel 1996. Nel breve-medio termine si fece seguire a Maranello da Brawn, da Byrne, da Toet, da Stepney (che nel suo mestiere di capo meccanico era molto bravo).
E il resto, cioè quello che con la Ferrari vinse questo gruppo, e’ noto.
Se Paddy Lowe in Williams avrà le risorse per mettere in pratica le sue idee, forse la Williams nobile decaduta (ultimo titolo 1997, ultima stagione in bagarre iridata, ultima vittoria in pista MALDONADO Spain 2012) riacquisterà almeno un po’ dello splendore storico.
Se resta solo, intendo Lowe, ce lo dimenticheremo in fretta.