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Ma e’ Marchionne o Neil Armstrong?Leo Turrini - 28 febbraio 2017

E meno male che dovevano restare zitti. Muti. Silenti.
Sergio Marchionne, ex Albus Silente, ha detto quello che sapete. Riassumo alla buona. Abbiamo fatto un enorme passo avanti. Non ci dovremo vergognare. Siamo content delle indicazioni in arrivo da Barcellona. Ma non sappiamo se questo balzo sia sufficiente per vincere il mondiale.
“A small step For man, but a giant leap For mankind”.
Neil Armstrong era arrivato sulla luna. Penso che Marchionne, nell’immediato, si accontenterebbe di arrivare sul podio a Melbourne.
Congetture sul perché Sergione abbia aperto bocca.
1) Aveva sentito l’intervento di lunedì del predecessore Montezemolo e gli si e’ chiusa la vena. Notoriamente, i due non si amano (eufemismo).
2) L’ex Albus Silente ci teneva a far sapere ad Arrivabene e Binotto che pensa a loro con immutato affetto.
3) Intuiva che nel Day Two di Barcellona il prode Mozzarella Raikkonen sarebbe stato più veloce di Hamilton, tanto per gradire.
E a proposito del Day Two, la cosa buona e’ che la Ferrari ha percorso un’altra volta più di cento giri senza guai.
I tempi lasciateli stare. A me risulta che Mercedes sta girando con assetti neutri, cioè si sentono sicuri che non stanno cercando il carico aerodinamico.
La Red Bull forse bluffa e comunque pare che la FIA confermi il suo no alla sospensione di Newey ma nulla avrebbe da obiettare sulla soluzione Mercedes. La McLaren e’ in un mare di non dico cosa. Stroll ha scassato la Williams ma merita di essere tenuto d’occhio.
Sono contento per la apparizione (66 giri) del mio amico Giovinazzi sulla Sauber.
Spazio sotto per Day 3.