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Marchionne e il Quirinale a MaranelloLeo Turrini - 3 marzo 2017

Un mesetto fa, grosso modo, ho scambiato quattro chiacchiere con Piero Ferrari. In quella circostanza il figlio del Drake mi fece sapere che con tutta probabilità Sergio Matchionne sarebbe rimasto in groppa al Cavallino anche oltre la fine del 2018, scadenza annunciata del suo mandato in FCA.
Quindi non mi sorprende che documenti ufficiali depositati in Olanda confermino l’ipotesi di una permanenza dell’attuale presidente a Maranello fino al 2021.
Semmai mi stupisce, non da oggi, che la sede Ferrari, per certe cose, sia Amsterdam. Capisco (la globalizzazione, sotto forma di interessi materiali) ma non mi adeguo.
Nemmeno mi sorprende l’entità dei premi, tramite azioni, garantiti a Marchionne. Sommessamente, questo e’ il lato peggiore del capitalismo non temperato. E si tenga presente che ero l’unico a scrivere che non mi piaceva, quando il presidente Montezemolo e l’amministratore delegato Todt si auto assegnavano bonus per milioni e milioni di euro.
Una volta in Malesia il Pinguino mi fece addirittura una scenata, avevo osato segnalare la cosa ai miei quattro lettori. Gli risposi che era bravo bravo nel mestiere e che lo pagavano bene bene, quindi non aveva motivo di incazzarsi se pure io ero bravo a fare il cronista.
Smise di salutarmi per un mese.
Comunque, tornando a bomba, Marchionne 2021 significa, essendo il suo mandato iniziato ad autunno 2014, il Quirinale a Maranello.
Un settennato.
Ho sempre pensato che non sia giusto, nemmeno in merito alla Formula Uno, giudicarlo in maniera definita e definitiva dopo appena un biennio.
Ma nel 2021 sarà chiaro se l’uomo ama davvero la Ferrari, come mi ha raccontato spiegandomi che, da italiano all’estero, vedeva nel marchio di Maranello un valore assoluto. Da preservare.
Un giorno alla Casa Bianca un collega del New York Times disse al presidente di turno: si ricordi che lei passerà, ma noi, la pubblica opinione, saremo ancora qua.
Trump non sarà d’accordo, Marchionne magari nemmeno.
Eppure, era e resta vero.