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Furbatto come Nostradamus: ecco il podio di MelbourneLeo Turrini - 20 marzo 2017
  1. Ho chiesto a Luca Furbatto, caro amico già capo progettista in Toro Rosso e Manor, a tempo perso mio consulente personale su cose che oggettivamente non capisco, gli ho chiesto, dicevo, di aprire la settimana che porta a Melbourne con le sue considerazioni. Con tanto di pronostico finale. Ha accettato e quanto segue è il primo capitolo. Furbatto scripsit…

Spero in una battaglia continua al vertice che terra’ il campionato aperto ed interessante. Confermo le mie sensazioni dopo quanto visto finora. Impossibile dire chi la spuntera’ anche se penso che Mercedes possa essere ancora davanti. Sognare una lotta a 3 farebbe bene alla Formula 1.

A meta’ gruppo saranno botte da orbi ma con un bel distacco dalla testa.Forse piu’ di un secondo e mezzo al giro. Chi la vincera’ la seconda fascia potrebbe fare il risultato della vita, chi sbagliera’ di poco fara’ diversi passi indietro in classifica in un sol colpo.

Le vetture del terzo gruppo avranno posto fisso nelle retrovie per tutta la stagione, sempre rincorrendo il gruppo di centro schieramento. Qui Sauber potrebbe giocarsela con McLaren a meno di un ritorno di fiamma della Honda. Tra la pole e l’ultimo in griglia aspettiamoci fino a 3-3.5sec/giro, destinati ad aumentare in stagione.

 

  1. Piloti

La forma fisica di Wehrlein sara’ un punto di domanda forte. Il collo quest’anno e’ molto stressato e con i problemi alla schiena dell’incidente al ROC non ha potuto allenarsi. Chissa’ se Giovinazzi potra’ sfruttare l’occasione e mettersi in luce, magari in chiave 2018 … tutta a sfondo rosso?

La cosa veramente interessante sara’ il mercato piloti. Alonso ha gia’ ventilato insoddisfazioni per la situazione della PU Honda, Vettel e Raikkonen sono in scadenza e Bottas ha un contratto per una sola stagione. Da maggio in poi ci sara’ gia’ chi firma contratti in chiave 2018.

 

  1. Sospensioni

Ho letto le molte teorie di cospirazione sulle sospensioni. Il terzo elemento c’e’ in Formula uno da quando ho iniziato, quello idraulico da almeno 10 anni. Alcuni confondono il fatto che le sospensioni idrauliche debbano essere necessariamente attive, cosa che sarebbe palesemente illegale. Una molla a gas o ad olio non e’ altro che una soluzione alternativa ad una molla elicodale o un tampone di gomma. E di componenti idrauliche nelle sospensioni ce ne sono a iosa, vedere ammortizzatori ad olio.

La FIA e’ molto competente in materia, senza ombra di dubbio.  Lasciamo stare I mulini a vento e le teorie di cospirazione. I problemi per chi non vince sono altrove.

 

  1. Sviluppo telaio continuo

Quest’anno saranno novita’ a raffica. Chi va forte in Australia non e’ detto che vada in Spagna e via andare per tutta la stagione. Ci saranno ribaltoni in classifica, specie nel secondo gruppo.

Sara’ interessante vedere chi sara’ in grado di sviluppare in stagione e chi no. Di sicuro saranno le F1 piu’ veloci di sempre, specie da meta’ stagione in poi … con livelli di accelerazione e decelerazione mai visti prima.

 

  1. Pirelli

Ha dimostrato di aver fatto un grandissimo lavoro. Chi diceva che l’azienda Italiana non era in grado di progettare pneumatici in grado di andare 5 sec al giro piu’ forte ha gia’ alzato bandiera Bianca!

Prevedo un passaggio ad una sola sosta in gara fino all’estate a meno che non ci siano richieste per tornare alla famiglia di mescole della passata stagione che danno piu’ degrado. Nella seconda parte di stagione le cose potrebbero cambiare perche’ l’ulteriore aumento di prestazione mettera’ piu’ in crisi le gomme.

Ultimo punto sono le temperature. A Barcelona si e’ provato con meno di 18 gradi di ambiente, bisogna vedere come reagiranno le gomme con il caldo nella speranza che questo non metta in crisi la rossa, che con il fresco andava forte, piu’ di altre squadre che forse hanno puntato sulla gestione di temperature decisamente piu’ primaverili.

 

Infine, la Domanda da un milione di dollari … Il podio del Gp d’Australia 2017.

Non ho la sfera di cristallo.

Dai la sparo .. -> Hamilton, Raikkonen e Ricciardo