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F1 a Melbourne, quando il gioco si fa duro…Leo Turrini - 21 marzo 2017

Molto bene: completiamo la lunga (4 mesi, ma come abbiamo fatto a resistere?!?) marcia di avvicinamento a Melbourne con le riflessioni finali del glorioso ingegner Luca Furbatto, macchina per macchina. Nuovamente lo ringrazio, a nome di todos los Cloggaros.

“Per me la notizia piu’ bella e’ quella di aver letto che Ross Brawn, il nuovo capo tecnico della F1, ha intenzione di mettere insieme un gruppo di lavoro per favorire I sorpassi, come gia’ fatto dalla FOTA circa 10 anni fa. Significa saper identificare il problema e cercare di risolverlo nell’ottica di un maggior spettacolo. Quanto alle monoposto più veloci, a Barcellona il miglior tempo del 2015 fu segnato da Grosjean in 1m24.0sec con la SuperSoft. Nel 2016 il miglior tempo fu di Vettel in 1m22.8sec con le UltraSoft.

Quest’anno abbiamo visto un 1m18.6sec con le Supersoft, quindi direi che gia’ siamo oltre i 5 secondi al giro e da qui a fine stagione le vetture andranno un altro 1.5sec/giro piu’ forte. Forse vanno gia’ pure troppo forte!

 

Ora dirò la mia sulle scuderie iscritte al campionato. 

Mercedes W08

Mercedes ha iniziato sul progetto 2017 molto molto presto, alla luce della supremazia prestazionale di cui godevano ad inizio 2016, spostando tutto il gruppo Aero sul nuovo regolamento tecnico oltre un anno fa. A guardare la macchina e’ stata allungata di una buona spanna rispetto alla precedente per via dell’incremento di larghezza. Per me e’ il punto di referenza per tutti, ancora una volta.

La zona di fronte alle pance e’ super dettagliata e proprio li hanno fatto un lavoro fantastico. Molto ricercata a livello Aero da subito, nel secondo test hanno messo su ulteriori aggiornamenti per Melbourne e qualcuno lo vedremo ancora alla prima gara. Come l’anno scorso hanno soprattutto macinato chilometri a manettino chiuso, senza scoprire le carte, con una ala posteriore non adatta per Barcelona ma per le prime tappe del mondiale.

Nei long run la macchina ha fatto molto bene, vedi 20 giri con le Ultra Soft nel secondo test, cosa non possible nel 2016 e segno che le mescole sono tutte piu’ dure rispetto al 2016.

Chi pensava che il cambio regolamentare penalizzasse I campioni in carica si e’ sbagliato.

 

RedBull RB13

Arrivata all’ultimo momento, in piena tradizione Newey, e finita solo a Barcelona, in pista. Molto picchiata di assetto, ancora piu’ che negli anni passati. Onestamente mi aspettavo di piu’ dalla vettura lancio ma sono sicuro che a Melbourne sara’ molto diversa e piu’ dettagliata.

Stranamente RedBull ha fatto I complimenti a Renault per i bei risultati fatti nell’inverno, segno che finalmente a Viry I cavalli li han trovati. Poi pero’ Renault ha accusato diversi problemini che hanno limitato il lavoro nei test. Questo e’ un punto di domanda importante per l’inizio stagione.

In pista ha evidenziato qualche problemino di stabilita’, specialmente al posterior. Avere un’aerodinamica inferiore alla concorrenza sarebbe una sconfitta per la squadra per cui spenderanno moltissimo per dimostrare di essere vincenti e quindi aspettiamoci aggiornamenti ad ogni GP.

La coppia di piloti e’ comprovata e di primo livello.

 

Ferrari SF70H

Ci sta anche ricordare i 70 anni della Ferrari con la nuova sigla ma mi permetto di dire che si e’ persa un’occasione d’oro per ricordare il grande Jules Bianchi con SF17JB. Jules a cui sono legato per il mio passato Manor.

A livello vettura bisogna dare atto che a Maranello ci hanno provato con un concetto diverso dagli altri. La vettura se funzionera’ sara’ difficule da copiare per gli altri team ma i filoni di sviluppo provati da altri, che piu’ o meno hanno tutti lo stesso concetto aerodinamico, potrebbero non funzionare sulla rossa e viceversa. Un rischio con un regolamento nuovo di zecca perche’ inevitabilmente si finisce sempre per sbirciare gli altri.

Nella curva 3 di Barcellona era piantata a terra, segno che il carico c’e’. Detto cio’ la rossa girava a massimo carico mentre Mercedes aveva l’ala posteriore da medio carico.

A livello aero ci sono soluzioni che sembrano indicare che si e’ puntato molto sui numeri di deportanza e meno sulla efficienza. La Ferrari non era un fulmine in rettilineo nonostante uscisse dall’ultima curva a cannone. Questo potrebbe promettere bene per il giro secco, non so se sia cosi’ una buona cosa in ottica gara.

Aspettiamo prima di confermare il grande salto rispetto al 2016.

 

Force India VJM10

Definita da molti come macchina molto basilare, devo dire che invece a me piace ed e’ ben curata. E’ si semplice ma la cosa non mi sorprende perche’ il team rimane piccolo. Nelle ultime 3 stagioni hanno sempre proposto una vettura lancio per le prime 4 gare per poi presentarsi con quella vera per la Spagna. Fara’ lo stesso quest’anno, facendo un grosso salto prestazionale dall’Europa. Io dico di si. Non so se il problema e’ dovuto alla mancanza di liquidita’ tra l’ultima gara e la prima della stagione successive per I premi FOM ma e’ una strategia che ha pagato negli ultimo anni.

La direzione tecnica della squadra e’ eccellente e confermarsi quarti sarebbe un’impresa.

Ci sono dei dettagli che mi fanno pensare che la parte meccanica di questa macchina sia ben pensata, vedere attacco molto alto del pushrod anteriore.

Senza giudizio, aspettando Maggio per capire.

 

Williams FW40

Pochi hanno fatto notare che a Grove hanno saltato la sigla FW39 visto che l’anno scorso era FW38, per festeggiare I 40 anni della Williams. Detto cio’ tutte le vetture anniversario non hanno mai vinto il campionato, neanche ai tempi d’oro.

Si tratta di una vettura figlia della gestione tecnica precedente. Semplice, senza azardi … sembra un semplice adeguamento della vettura 2016 al nuovo regolamento. Detto cio’ nei test non e’ andata male ma potrebbe anche essere scesa in pista con meno benzina della concorrenza.

Aspettiamoci i frutti del lavoro del nuovo management tecnico diretto da Paddy Lowe.

Per me sara’ un anno di transizione.

 

McLaren MCL32

Bella la nuova livrea, finalmente un po’ di colore dopo 50 sfumature di grigio!

Il motore Honda e’ stato stravolto quest’anno per assomigliare sempre di piu’ al concetto Mercedes. Nei test hanno sofferto moltissimo, cambiando diverse power unit per un problema al serbatoio dell’olio motore e all’ERS. Urge modifica veloce e conclusiva altrimenti sara’ un calvario stile 2015.

La macchina mi piace. Lo stampino di Prodromou si vede nell’ala anterior e in tanti altri particolari. Bella la bandella dell’ala posteriore. A livello bargeboards sono tra i piu’ puliti e dettagliati. In pista pero’ la vettura non e’ sembrata molto stabile, anzi soffre di una imprevidibilita’ del posteriore che ha messo in crisi anche Alonso. Loro danno la colpa alla guidabilita’ e potenza della power unit, io ci vedo anche alcune lacune a livello di carico.

Il motore e’ il punto di grosso domanda di un pacchetto che quest’anno deve dimostrare di essere competitivo. Molti sponsor hanno salutato la squadra di Woking e l’allontanemento di Dennis da l’idea che la posta in ballo sia veramente alta.

Per ora prestazioni da nono posto.

Toro Rosso STR12

Innanzitutto la livrea e’ molto bella. Ci si aveva guardato gia’ nel passato con una proposta che Mateschitz al tempo non aveva gradito, chiedendo poi restare sul tradizionale blu scuro.

A parte l’estetica, a livello aero ha diverse soluzioni che riprendono palesemente la Mercedes, partendo dalla sospensione anteriore e dalle pance. Stranamente molto diversa a livello di concetto rispetto alla sorella maggiore RedBull, risulta comunque pulita ed elegante.

Il punto di domanda rimane, dopo i brutti episodi di fine 2016, l’affidabilita’ meccanica della vettura che da anni e’ il tallone di achille della squadra. L’altro punto di domanda sara’ l’abilita’ di sviluppo del team in stagione che tende sempre a scemare nella seconda parte.

Nei test ha fatto pochi chilometri, complice anche una power unit e di altri problemi di telaio.

Il budget e’ da top team lo ha da anni e le risorse del gruppo Aero sono da top team. Per ora sembrano essere da centro gruppo.

 

Haas VF-17

Dopo un anno dove di fatto ha corso con una Ferrarina, questa volta e’ farina del loro sacco. E nel 2017 raccoglieranno il rispetto che meritano i veri costruttore!

La vettura ha molti dettagli interessanti e curati. In comune con la rossa dal punto di vista Aero ha ben poco, a confermare quanto detto sopra. Mi piace molto e spero continui a sorprendere.

Alleato d’oro della rossa perche unica vettura con la PU Ferrari 2017 e quindi in grado di aiutare lo sviluppo motoristico in cantiere a Maranello.

La coppia di piloti e’ di primissimo ordine e il team Americano potrebbe essere una bella sorpresa del 2017. Faranno meglio del 2016!

 

Renault RS17

Decisamente piu’ aggressiva della precedente.

Bella l’ala anteriore nella zona delle derive. Meno belle dal mio punto di vista le pance e la zona centrale della vettura. Mi sembra che non ci sia una filosofia aerodinamica univoca su tutta la vettura e non sorprende che siano andati a rinforzare l’organico con un ex RedBull che arrivera’ da Luglio in poi.

Nei test i riscontri cronometrici erano poco interessanti. Nelle curve veloci la macchina si muove parecchio rispetto alla concorrenza segno che il carico manca.

Con la stessa power unit di RedBull, la palla ora passa ad Enstone in Inghilterra per la parte telaio. L’obiettivo di terminare nei top 5 sembra ardito. Se Toro Rosso sara’ davanti ai transalpini, ci saranno musi lunghi tra I vertici della Regie’. Grattacapi per il vertice in vista!

 

Sauber C36

Un bel passo in avanti rispetto al 2016 con molte soluzioni interessanti. A partire dall’ala anteriore, molto carino l’inedito flap a triplano, segno che serve bilancio anteriore per compensare il grosso diffusore posteriore. Le derive posteriori hanno il classico taglio dietro il flap, un segno distintivo del nuovo capo Aerodinamico Nicholas Hennel.

Hanno guardato piu’ alla riduzione delle sensitivita’ aero e meno ai numeri di deportanza pura, filosofia che condivido in pieno, specialmente se hai un motore vecchio di un anno!

Con power unit 2016 rischia di rimanere nelle retrovie per tutta la stagione ed il gap dal vertice e’ destinato a salire.

 

Manor MRT06

Non presente. Peccato perche’ le forme erano quelle giuste e molti temi ripresi da molti team erano nelle foto del modellino della galleria del vento trapelate dopo la chiusura della squadra. Potevamo fare anche meglio del 2016 ma senza soldi non si va da nessuna parte. Tanto lavoro per nulla!