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Se la Gina di Vettel potesse parlareLeo Turrini - 2 aprile 2017

La Gina.
La Cina.
E l’attesa.
Mi ferma per strada un simpatico ragazzo e mi fa: lei non mi crederà, ma io sono un emiliano tifoso della Mercedes, dunque quante possibilità pensa abbia il mio team di prendersi la rivincita subito?
Eh, ho risposto ridendo, invece di accusarla di scarso patriottismo, ecco, mi tocca ringraziarla.
Perché il solo fatto di sentir parlare di una Mercedes a caccia di riscatto mi mette davvero di buon umore!
E insomma il mondo e’ bello perché e’ vario e del resto la passione e’ libera, mai preteso io che un italiano, solo perché tale, fosse ‘anche’ ferrarista.
Ho narrato il curioso episodio per introdurre la settimana che porta alla Cina.
L’attesa e’ spasmodica!
E allora penso a quando andai a Shanghai per la prima volta.
2004.
Trionfi rosso di Barrichello.
Alla vigilia della corsa, un rappresentante del governo cinese fece un discorsetto alla stampa internazionale.
Tempo dieci anni, ci disse, e un ragazzo cinese sarà il pilota campione del mondo di Formula Uno, vedrete.
Non abbiamo visto.
C’è attesa e attesa, direbbe la nostra Gina se potesse parlare.