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A proposito di GiovinazziLeo Turrini - 5 aprile 2017

Naturalmente a me piacerebbe tantissimo, prima di chiudere bottega, rivedere un ragazzo italiano al volante della Ferrari. Sono cresciuto sentendo mio padre evocare Ciccio Ascari. Ero amico di Michele Alboreto. Se un giorno Antonio Giovinazzi salisse sulla macchina Rossa, farei un tifo sfegatato per lui. Questo ho sempre detto e scritto e doverosamente confermo. Poi, si capisce, nulla io so sulle intenzioni di Sergio Marchionne per il 2018. Sono sicuro della sua stima per Giovinazzi. Mi ha colpito che il presidente abbia voluto ricordare Antonio e il suo debutto nel testo dedicato alla impresa di Vettel in Australia. Sono piccoli segnali che meritano di essere apprezzati. Ma il futuro e’ un’ipotesi, forse l’ultimo alibi eccetera. Oggettivamente, per un ferrarista la cosa migliore sarebbe la permanenza di Vettel. Vorrebbe dire che e’ contento, della macchina, dei risultati, dell’ambiente. Quanto al mio amico Giovinazzi, intanto e’ bello possa migliorare la sua esperienza gareggiando con la Sauber anche in Cina. Il resto, forse, verrà. Ps. E se Rosberg…