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Tra Marchionne e KimiLeo Turrini - 10 aprile 2017

  • Credo sia la classica tempesta in un bicchiere d’acqua.
    Ma ci sta di approfondire, ci mancherebbe.
    Da quando su Sky abbiamo trasmesso la bella intervista di Mara Sangiorgio a Sergio Marchionne, i miei amici non mi lasciano respirare!
    Come la metti adesso con il tuo pupillo Kimi?
    La metti così.
    Raikkonen ha bisogno della Ferrari e la Ferrari ha bisogno di Raikkonen.
    Kimi deve anzi tutto aiutarsi da solo. È’ deluso delle sue prestazioni, stenta a capirne i motivi. Pensa che l’auto sia buona, ma fin qui non ha saputo sfruttarla al meglio.
    Non ha senso parlare adesso di quanto accadrà nel 2018. Non stiamo parlando di un giovane che deve farsi una carriera.
    E quindi il Santo Bevitore darà il giusto peso alla esternazione presidenziale. Del resto proprio Marchionne, post Melbourne, aveva incoraggiato il biondino, sempre pubblicamente.
    Così arriviamo al nocciolo della questione.
    Sergio Marchionne può piacere o non piacere. Ha modi e metodi che non somigliano a quelli di Montezemolo. Anche nei confronti dei piloti.
    Credo di aver capito, per quel poco che lo conosco, che alla Ferrari tiene sinceramente. Vedere Kimi sempre in scia alle Red Bull, mentre Seb le beveva come lattine, gli ha fatto girare un po’ los cocones. E l’ha detto. Tutto lì .
    È’ utile alla causa?
    Personalmente ne dubito.
    Sarà, l’intervento, fonte di guai?
    Lo escludo. Raikkonen ha le spalle larghe e non ignora che è stata la simpatia che Marchionne prova per lui a facilitare la sua permanenza a Maranello, strenuamente voluta da Maurizio Arrivabene.
    È ora tocca ad Iron Mauri governare la situazione. Ha già iniziato a farlo e nel modo giusto.
    La Ferrari del 2017 ha una buona macchina e sta lottando per entrambi i titoli .
    In casi del genere, l’unione fa la forza.
    Fidatevi, e’ d’accordo , coi suoi modi e metodi, anche Sergio Marchionne.