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Irvine e MontrealLeo Turrini - 8 giugno 2017

Io ho un debito con il Muro dei Campioni.

Quello di Montreal. Adesso ‘schermato’ da una barriera di gomme.

La storia l’ho già raccontata ma sapete com’è, nulla è più inedito del già edito e poi il Clog è un porto di mare, gente che viene gente che va, magari tanti non la conoscono, la storia.

Era il 1999.

Michael Schumacher sulla Rossa stava in fuga.

Lui era il mio Mosè. Io vagavo nel deserto, insieme a milioni di ferraristi, dalla fine del 1979.

Non ne potevo più.

Ma quando Schumi si stampò contro il Muro ebbi una crisi di sconforto.

Intorno a me c’erano colleghi italiani che ridevano di gusto, perchè non è che i Gufi siano nati con la Juventus in Champions, eh.

E insomma scrissi un articolo nel quale esprimevo il mio addolorato stupore per l’errore di Michelone.

Torno a casa e mi arriva un fax.

Un fax, pensate attraverso quale rivoluzione tecnologica siamo passati.

Il messaggio era di un distinto signore, che con garbo mi rimproverava di avere aggiunto la mia voce a quella dei criticonzi cui non andava mai bene niente di Schumi.

C’era una tale accorata civiltà nel testo che contattai il mittente, diventammo amici, lo siamo ancora dopo quasi vent’anni, lui è stato il co-fondatore del Clog, si firmava Otelma, più che un mito un mitomane e comunque Schumi non ha mai avuto tifoso migliore di lui.

Sicuramente erano tempi nei quali la buona educazione contava ancora tanto.

Ma c’è un’altra cosa che desidero ricordare, di quella domenica canadese.

Eddie Irvine!

Con l’altra Ferrari era collocato in una posizione catastrofica. Diciannovesimo o giù di lì.

Era appena venuto a cena a casa mia, Eddie.

I tortellini gli fecero un effetto in stile spinaci per Braccio di Ferro.

Eseguì sedici sorpassi, se non ricordo male.

Sedici senza Drs.

A Montreal.

Proprio un pippone, il caro Irvine, non era.

So che la pensava così, per altri motivi, anche Pamela Anderson.

Ps. Spazio sotto per chi volesse vivere qui le libere del Gran Premio del Canada. Alonso ha detto che senza vittorie entro settembre molla la McLaren. Hamilton ha detto di non essere sicuro di aver risolto i guai Mercedes con le gomme. E’ sempre autentica la massima: chi vince festeggia, chi perde spiega. Per ora.