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Hamilton-Vettel, meno male che c’è la pistaLeo Turrini - 7 luglio 2017

Meno male che c’è la pista.

E’ divertente (faccio per dire, eh) il clima che circonda il luglio della Ferrari.

Se a febbraio ci avessero detto che Vettel, dopo otto tappe, sarebbe stato leader del mondiale, con quattordici punti di vantaggio su Hamilton, A) non ci avremmo creduto, almeno non io e B) avremmo firmato subito.

Viceversa si moltiplicano indiscrezioni, affabulazioni, interpretazioni, dietrologie.

Non so quale sia stata la qualità del dibattito qua sotto nelle ultime 36 ore, proprio non ho tempo per la lettura, spero di recuperare durante il week end.

Sommessamente, a me interessa soltanto questo duello meraviglioso. Bisogna saper distinguere la schiuma dalla birra.

Nel venerdì austriaco c’era un decimo e qualcosa di differenza tra il Nero e Seb.

Io, come si sa, sospetto che dopo Montecarlo la Mercedes abbia risolto larga parte dei suoi guai primaverili.

Tocca alla Ferrari reagire, rifiutando una negatività incomprensibile se solo uno getta lo sguardo sulla classifica.

Ps. L’ingegner Sassi garbatamente e saggiamente mi fa sapere che non desidera commentare la vicenda che lo riguarda.

Ps2. Spazio sotto per chi volesse vivere qui la pole austriaca.