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Quando Marchionne parla con BinottoLeo Turrini - 9 agosto 2017

Eccomi alla terza sessione di domande&risposte.

Ci vorrà tempo, ma conto di accontentare tutti.

@rossboss. Sainz a me non dispiace, anche se ho l’impressione abbia un brutto carattere. Alonso si è messo da solo in una situazione infelice. E’ strapagato, ma da tre anni lotta nelle retrovie. Bene per il conto in banca, male per l’immagine del pilota, che comunque per il talento che ha meriterebbe di vincere sia a Indy che a Le Mans. Il ‘giovane’ in Ferrari prima o poi arriva, tranquillo.

@albe. La Ferrari sarà ancora in lotta per il titolo all’ultima gara se avrà migliorato le prestazioni, in qualifica e non solo, su piste NON somigliano a Budapest o a Montecarlo.

@rob1. Un ritorno Alfa come power unit in F1 al momento è immaginabile solo cambiando denominazione al prodotto Ferrari. Nemmeno sarebbe una brutta idea, ma se Marchionne crede davvero nel futuro dell’elettrico allora meglio sarebbe coinvolgere la struttura ricerca e sviluppo di Alfa-Maserati (che sta a Modena) in un progetto legato alla Formula E. Il vostro menù è…ingombrante ma perfetto. Ma cosa bevete?

@bruno bucciarati. Sì, la Ferrari ha preparato step molto importanti su macchina e motore, ci mancherebbe che non li avesse predisposti. Ma li ha preparati anche la Mercedes, eh. E forse il balletto Hamilton-Bottas per il terzo posto di Budapest si spiega anche con il senso di strapotere che qualcuno coltiva, dalle parti di Stoccarda…

@piero. I piloti ragazzini vanno di moda nella odierna F1. Di sicuro è l’effetto Verstappen! Ma poi le promesse vanno mantenute in pista, quindi aspettiamo e vediamo. A me pare evidente, in generale, che guidare le monoposto moderne non sia poi, anche nella configurazione 2017, un esercizio così drammaticamente complicato.

@Piero De Stradis. Io ad un conflitto Arrivabene-Binotto non ci credo, per la conoscenza che ho di entrambi. Ma chi divulga certe news (?) sfrutta una realtà innegabile: Binotto è stato scelto da Marchionne come dt e i due parlano spessissimo, mentre Allison era comunque un frutto dell’era Montezemolo e con Marchionne dialogava poco. E’ una differenza sottile, che peraltro persone intelligenti immagino siano in grado di governare senza strappi.

@Maverick McLaren. Accetto l’invito paterno per lo spiedo! Allora, per me che c’ero il mondiale Rosso più bello e sofferto resta quello storico del 2000, una spanna sopra alla leggenda del Santo Bevitore nel 2007. A Maranello come pilota ovviamente avrei voluto vedere Senna, ci mancherebbe. Sul divorzio di Alonso sono state narrate molte scempiaggini. Già nel 2013 Fernando era stanco e aveva chiesto di essere lasciato libero. Montezemolo, essendo in arrivo la rivoluzione power unit nella quale in Emilia nutrivano grandi speranze (vedi come si sbaglia, nella vita?), gli chiese di pazientare ancora un anno, con la promessa che in assenza di risultati sarebbe stato lasciato libero. Così sono andate le cose, poi certo ci furono tensioni nella fase finale, ma è normale, però era già tutto scritto e se uno va a rileggersi (mi pare sia stato ripubblicato nel post precedente da un cloggaro) cosa scrissi a settembre 2013, quando fu annunciato il ritorno di Raikkonen in Rosso, beh, era tutto chiaro, scrissi persino del ‘Vettel che verrà’!.  Su Sky io curo una piccola trasmissione sul 207 dedicata alla storia della F1, si chiama I misteri di Turrini. Quanto alla McLaren, non so: forse con un motorista decente non sarebbe lontana dal podio. Forse.

@Massimiliano Cossu. L’abolizione dei test per me rappresenta un penoso errore. Tra l’altro nemmeno è vero che le scuderie risparmiano! Il fatto è che nessuno vuole tornare indietro, purtroppo.

@PieroSF70H. Certamente Hamilton è stato ‘ammaccato’ dall’impresa iridata di Rosberg, checchè ne dica lui. Schumi non perse un mondiale contro Barrichello, nemmeno Senna contro Berger, eccetera. E in questo 2017 Vettel sta creando turbamenti al Re Nero, mi pare evidente.

@zanardista. Alex nel 1999 non conosceva più tanto bene la realtà della F1 e capitò in una Williams non all’altezza. La presunzione degli inglesi nei confronti dell’italiano fece il resto. A conti fatti, il nostro idolo Alex sbagliò a tornare nei Gran Premi. Fu, in buona fede, un peccato d’orgoglio.

@Edo. Fiorio sta continuando la sua battaglia. Mi fa piacere ricordare che proprio in questi giorni d’estate cade il venticinquesimo anniversario della traversata del Destriero, la nave veloce che aveva in Cesare il suo ideale timoniere.

@rosario trainito. Spero che con Cosworth nel 2021 o quando sarà entrino anche altri motoristi. Sarebbe una buona cosa per la Formula Uno, a prescindere dalla mia passione ferrarista.

@febbre rossa. L’ibrido, comunque coniugato, ha un senso in rapporto alla evoluzione della tecnologia per la produzione di serie. Ed è vero che oggi, per disputare un Gp senza andare piano, le monoposto consumano molto meno carburante rispetto al passato. La domanda è: ma se passa l’idea dell’elettrico totale, che prospettiva resterebbe, per il concetto stesso di corse automobilistiche? C’è da ragionarci. E tanto.

@flo. Beh, se la Ferrari usa il buon senso si tiene Vettel e Raikkonen. S’intende che il buon senso lo debbono usare anche Seb e Kimi.

@lbaudyens. Ti regalo una informazione: Daniele Audetto, il ds di Lauda nell’anno del rogo, sta progettando uno spettacolare evento a Imola per l’anno prossimo. Ti terrò aggiornato!

@emiemi. Ciao grande tenore, colonna sonora ideale dei miei sproloqui! Guarda, a Ricciardo girano a mille. Era già sul mercato prima di Budapest, in logica 2019. Figurati adesso. Il punto è che anche Verstappen, se la Red Bull non torna vincente, vuole andarsene, vedi reiterate esternazioni del padre. Di sicuro, ci sarà da divertirsi (e comunque, negli episodi di conflitto, aveva ragione Ricciardo).

@alex-b. Non ho la sfera di cristallo. Ho parlato, dopo il test, con amici cari di Kubica. So che Robert era contento, senza essere felice, della sua prestazione. Se ce la fa, è un grande. Ma è un grande anche se non ce la fa.

@mimmo. Sul futuro ‘tecnologico’ della F1 occorre essere cauti, la tecnica si è messa a correre, vedi impatto Tesla eccetera. Quanto agli americani di Liberty, benissimo l’approccio ‘friendly’, hanno capito che l’ottusità di Ecclestone aveva allontanato gli appassionati, almeno in parte. Bisogna certo trovare un equilibrio tra competizione e spettacolo. Non è semplice, spesso non ci si è riusciti. E’ interessante che si siano affidati, i nuovi padroni, a Ross Brawn. Non sono pessimista, ma neanche così ottimista, in F1 è mancato un cambiamento salutare al potere per troppo tempo e il discorso non riguarda certo solo il piccolo Bernie.

@rusty. Dai, se Kimi un giorno dovesse ritirarsi aprirò il libro! Le esperienze mistiche vanno custodite gelosamente, non propagandate. Sugli americani, vedi risposta a Mimmo.

@uomo sul bidone. Ti racconto questa. Nel 1983, un anno dopo la tragedia, la famiglia Villeneuve viene a Maranello per l’inaugurazione di un busto dedicato a Gilles. Arriva Enzo Ferrari, già molto anziano e provato. Saluta tutti ma cerca in particolare il piccolo Jacques. Lo bacia, lo abbraccia, gli sussurra qualcosa all’orecchio. Nel 1997, dopo Jerez, scrissi che in un articolo il Vecchio forse gli aveva detto: completa tu ciò che è sfuggito a papà. Fantasia, ma ti assicuro che quella foto del 1983 è impressionante. Spero di averti risposto!

@elegantone. Io ho sempre adorato Mansell. Era tutto fuorchè stupido. Del resto Senna diceva di lui: è l’unico collega del quale ho timore, quando lo vedo nello specchietto retrovisore, perché non so mai cosa possa inventare. E uno così sarebbe stato un coglionazzo?

@davide96. Mai prendere sul serio i tempi dei test. Sia che li faccia Leclerc, sia che li faccia Norris.

@alessandro rocco. A me piacerebbe una Formula Uno più impegnativa per chi guida. L’effetto Play Station, anche per ragioni anagrafiche, talvolta mi annoia. Sui motori del futuro, insisto: bisogna comprendere se e a fino a che punto la F1 può tenere il passo di una evoluzione tecnologica che privilegia sempre più la compatibilità. Sarà un gran bello dibattito filosofico e non solo filosofico, io credo.

@lorenzo mansell 82. In Ferrari stimano tanto tanto Leclerc e mi stupirei del contrario. In squadra Ferrari sono in corso mutamenti che definirei fisiologici, a parte la nota vicenda di Sassi.