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Quella differenza tra Vettel e SchumiLeo Turrini - 14 agosto 2017

Speravo di completare le risposte alle vostre domande entro ferragosto.

Prendo atto che sono talmente tante che non ce la faccio.

Seguirà almeno un’altra puntata!

Complimenti al cloggaro Ghiotto per la paternità e avanti con i responsi.

@jacques 1997. Secondo me la F1 ha un pronlema di appeal sui più giovani e non da oggi. Quando ero un adolescente, epoca Lauda-Hunt con cometa Villeneuve a seguire, l’automoblismo era una grande passione popolare, i ntendo in Italia. Ma ci sono stati troppi decenni di gare noiose. Ci siamo salvati con la legfgenda di Schumi in Rosso, gli anni in cui Michael tentav disperatamente di riportareil titolo a Maranello furono fantastici. Bisogna anche tener conto che la rivoluzione tecnologica ha offerto molte, comode alternative ‘virtuali’ a chi cerca adrenalina, negli anni Settanta la partenza di un Gp non aveva alternative sul personal computer o sullo smartphone! Di Halo parlo altrove. Quanto al periodo storicamente più spettacolare, ognuno ha i suoi gusti. Per me, nostalgia canaglia!, dal 1974 al 1985 la F1 fu qualcosa di mitologico.

@amico di garth. In Red Bull stimano Ricciardo ma Verstappen è il gioiello della casa. Almeno fin quando resta lì…

@beppe9346 e @lucco78 e @axisac. Di Arrivabene e Binotto, da non confondere con Gianni e Pinotto, ho ripetutamente trattato in risposte precedenti. E’ chiaro che per vincere il mondiale 2017 la Ferrari deve migliorare la prestazione su certe piste. Ci proveranno, ma come scrivo sempre non è che nel frattempo la Mercedes sta a guardare, eh.

@log. Guarda, la Ferrari ha una mail aziendale, alla quale chiunque può rivolgersi per domande, proposte, ect. Poi, onestamente, non so se prendano in considerazione suggerimenti di natura ‘specialistica’, ma ci si può provare, perché no?

@neuzzo. Beh, io continuo a scrivere perché ancora mi diverto e il Clog, rappresentando una modalità diversa, mi ha dato una bella carica di…innovazione. Naturalmente verrà il momento di smettere, nemmeno immagino sia tanto lontano. Sulla relazione primo-secondo pilota in un team del 2017, la vedo così. In passato, Senna su Berger o Schumi su Irvine-Barrichello avevano un margine di superiorità che Hamilton non sta dimostrando su Bottas e che Vettel non ha su Raikkonen. Poi ognuno può interpretarlo come meglio crede, questo dato di fatto.

@the rocker. La Mercedes che impartisce lezioni di fair play alla Ferrai è come Dracula che pretende di far il presidente della associazione donatori di sangue.

@parabolica. In Ferrari pensano che in termini di power unit la Mercedes abbia ancora un vantaggio sul giro secco (il famoso pulsante magico) ma la differenza prestazionale ormai è minima. E su certi tracciati andava meglio la Rossa. Finora, eh…

@12347. Byrne ha un buon rapporto con Binotto, che ne ascolta volentieri i suggerimenti. In precedenza non era così, sebbene Rory fosse comunque disponibile. Ti ringrazio per la considerazione, ma non sono così presuntuoso da pensare di esercitare una influenza su Marchionne, semplicemente a volte le nostre opinioni collimano! Il pilota cui ero più legato si chiamava Senna ed è una storia che ho narrato un miliardo di volte, scrivendoci su persino un libro.

@tommyhommy. Enzo Ferrari era un uomo straordinario, con pregi enormi e grandi difetti. Non era un santo, sapeva anche essere cinico. Ma esercitava un carisma pazzesco su chi lavorava per lui. E’ stato unico, avendo sempre come obiettivo l’azienda, il marchio, oggi diremmo il brand. Un fuoriclasse assoluto.

@fsano. Ho un rapporto stupendo con Dallara. Recentemente, in un convegno assieme, ho detto che lui è, in America, accostato giustamente a Ferrari, mentre in Italia purtroppo non tutti hanno questa percezione. Lui, con grande umiltà, mi ha dato torto. E invece è vero. Un libro? Eh, ormai faccio fatica a scrivere…

@mirkorange. Guarda, non sottovalutare il fatto che a fine 2016 si partiva praticamente da zero, con auto più larghe, gomme più larghe ect. I tecnici Ferrari sono stati molto bravi ad interpretare la nuova situazione e certo ha aiutato anche la organizzazione del lavoro all’interno del reparto corse, drasticamente modificata giusto un anno fa da Marchionne. Sugli americani di Liberty il tempo dirà, per ora non sono patiti male, hanno capito subito che la F1 doveva uscire dal ghetto di Ecclestone per riavvicinarsi al pubblico. In tema di regole tecniche, non decidono loro, ma si faranno sentire.

@forghettone. Hai ragione, a Budapest la sceneggiata Hamilton-Bottas è stata bizzarra. Mi sono fatto un’idea: hanno deciso così, in Mercedes, perché sono sicuri di dominare almeno 7 delle prossime 9 gare. Se hanno torto, come mi auguro!, l’hanno pestata grossa…

@carlo. Ciao e apresto per una chiacchierata in dialetto (finlandese di Oulu).

@albino albino. Io a una Ferrari senza Vettel nel 2018 non voglio nemmeno pensarci.

@zioemilio. Ci sono ambienti Fia molto molto sensibili alle indiscrezioni relative a presunte furbate Ferrari. Gli stessi ambienti, quando si tratta di Mercedes e Red Bull, di solito sono molto molto distratti. Comunque mi pare che Marchionne abbia capito il meccanismo e stia intervenendo.

@formula ferrari. Eh, non sono Nostradamus, non posso sapere come saranno costituite le coppie Ferrari (e anche di altri team) nel futuro. Ripeto: a me va benissimo Vettel-Raikkonen.

@ la pantegana mora. Complimenti per il nick originale. Pregio di Vettel: riesce ad estrarre il massimo dalla macchina, se ha fiducia nel mezzo che sta guidando. Difetto di Vettel: si innervosisce facilmente quando le cose non funzionano e questo è un limite che deve superare, Schumi non faceva così.

@gabbosprint. Non è importante fino a che anno Vettel possa legarsi alla Ferrari. E’ importante che Seb rimanga, le date di scadenza sono…mobili, sui contratti di F1 (e non solo F1, vedi calcio).

@ricccris. Finalmente! Dear brother, prendiamola da lontano. A fine 2014 la Ferrari era, in termini di F1, all’angolo. Progetto Pu rovinosamente sbagliato, dominio assoluto Mercedes, forza politica di Stoccarda e di Red Bull al top. Tre anni dopo a me la situazione pare cambiata. Marchionne ha il suo modo di fare, non sempre a Parigi gli danno ragione ma nemmeno gli hanno sempre dato torto (vedi faccenda delle sospensioni). Aggiungo che la storia di Baku sarebbe finita molto molto peggio, senza l’intervento ‘politico’ del presidente. Cioè prendi la classifica pre Spa, togli dodici punti a Seb, magari anche appiedato per un Gp!, e poi mi spieghi che discorsi faremmo ora. Comunque in generale sono d’accordo con lo spirito della tua riflessione, se intendi che la Ferrari DEVE far pesare la sua unicità sul fronte F1, perché siamo sempre lì. Senza Rossa al via di un Gp, che interesse ci sarebbe, nel mondo persino più che in Italia? Viao e non te la prendere se ogni tanto dimentico qualcosa, sono anziano, io…

@OnefourSeven. No, non credo che la Mercedes 2017 possa somigliare alla McLaren 2007, in materia di gestione piloti. Toto Wolff è molto più lucido del Ron Dennis di allora. E Bottas non vale Alonso, come talento puro (anche come piantagrane, s’intende).

@andrea. Amico mio, non c’entra la prescrizione. C’entra il rispetto per le persone, per le vite umane. Se io scrivessi quello che a me risulta sul licenziamento di Arnoux da parte della Ferrari, certo non ci sarebbero conseguenze ‘penali’, ma turberei inutilmente la sensibilità di persone che hanno invece il sacrosanto diritto di essere lasciate in pace. Vedi, ci sono dei limiti, per chi fa il mio mestiere. Non intendo quelli fissati da legge, intendo limiti dettati dal buon senso e dal rispetto per il prossimo. Un caro saluto.

@rossoventisette. Se la Ferrari ne vince una tra Spa e Monza allora Seb se la gioca fino alla fine.

@schuberth. Uhm, un aneddoto inedito su Schumi? Preferisco un ricordo privatissimo. Primavera 1999, manca poco a Montecarlo. Un mio coetaneo stava morendo di tumore, non aveva nemmeno 40 anni. Tifosissimo Ferrari, mi chiese di poter assistere ad una giornata di test a Fiorano. Furono gentilissimi, Schumi stava provando cose per il Gp monegasco. Lui, Michael, non sapeva nulla della condizione del mio amico. Si fermò per una foto memorabile che sta ancora oggi sul mobile di casa della mamma. E’ la foto più bella che abbia ami scattato in vita mia.

@proudfromaranello. Montezemolo rosica per via di Marchionne ma poi si ricorda di essere ferrarista dentro e quando Vettel vince è contento, a patto di non mostrargli la foto del successore.

@Giulio. I tempi dei test contano zero, chiunque li faccia. Invece i dialoghi via radio nella F1 moderna sono indispensabili, anche per ragioni di sicurezza. Figurati se un pilota entrasse ai box senza averlo comunicato prima ai meccanici! Sui tarzanelli non ho esperienza specifica. Se con il cambio di Barnard ti riferisci alla mitica Ferrari del 1989, eh, fu un’auto rivoluzionaria, copiata da tutti proprio per il sistema elettroattuato per le marce. Era bellissima e fragilissima, però segnò un’epoca e cambiò la storia della Formula Uno.

@davide 7/5. Halo: non ne parlo perché non ho certezze in merito. Penso che l’incolumità del pilota venga prima di ogni altra considerazione, se poi questa sia la soluzione ideale non saprei, serviranno immagino ulteriori verifiche. Pirelli: non ha alcun interesse favorire qualcuno nella corsa al titolo, per giunta Tronchetti è un ferrarista doc! Piloti Ferrari: urge concentrarsi sul presente, delle gerachie 2018 ci occuperemo quando sarà il momento. Mercedes: ragionano da squadra, poi sapremo alla fine se le loro strategie e i loro ordini di scuderia sono stai utili o dannosi. Quanto alla Ferrari del 1990, mi servirebbe un libro, un altro!, per raccontare tutto. Mi limito a questo: fu una grande occasione perduta.

@312T4. Kimi è intelligente. Uno non ha bisogno di essere contento se sta facendo la cosa giusta. Lui a Budapest ha fatto la cosa giusta e stop.