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Vettel ci mette una pezza, ma……Leo Turrini - 3 settembre 2017

Citarsi addosso era il titolo di una deliziosa operina di Woody Allen.
Prima di Spa avevo scritto che a me bastavano, per Vettel, 33 punti tra Belgio e Italia.
Seb li ha fatti. Dovrei essere contento.
Non lo sono. Come non possono essere Vettel e Raikkonen, costretti ad arrangiarsi.
Troppa differenza in pista. Distacco quasi ciclistico, anche al netto del tempo perso al via per sorpassare Ocon e Stroll.
Qualcosa non ha funzionato e non c’entra l’olio. In Ferrari escludono sia dipeso da quello e magari ne sanno più di noi.
Anche la Red Bull ne aveva di più. Ricciardo formidabile. E se i Bibitari vanno così anche nelle prossime gare ahi ahi ahi…
Comprensibile allora lo sfogo di Marchionne: Hamilton e Bottas in parata alla fine erano come uno sberleffo a Sergione e a tutti noi.
Io la vedrei così.
Vettel ha limitato i danni. Per la prima volta il tedesco nella stagione non è leader del campionato.
È l’inizio della fine?
No. È la fine del principio. Come cantavano i Nuovi Angeli, Singapore Singapore, vi saluto care signore.
Si può ancora fare.
Fantastico il pubblico di Monza ma i fischi al Re Nero non mi sono piaciuti.
Dopo Spa sognavo una domenica diversa.
Ma essere ferrarista significa accettare anche una domenica così.