Non sottovalutiamo quei segnali di inaudita violenza
DA AVER PAURA: le statistiche dicono che dall’inizio dell’anno sono oltre 70 le donne uccise per mano dei propri uomini, in media un omicidio ogni tre giorni. Numeri da autentica emergenza nazionale, ma nessuno (tanto meno i politici) lancia l’allarme sicurezza come invece avviene quando ci si occupa di microcriminalità. Ma perché?
Claudia Carani, da ilgiorno.it
NON SOLO NESSUNO lancia l’allarme, ma nella stragrande maggioranza dei casi si continua a catalogare questi delitti come “passionali“ (ma che passione c’è in un uomo che accoltella la propria donna?) o scatenati da improvvisi raptus. Anche su questa “definizione” ci sarebbe molto da discutere se è vero come è vero che criminologi e psichiatri concordano nel sostenere che l’omicidio in almeno il 70 per cento dei casi è preceduto da ripetute violenze, maltrattamenti e stalking. Tra i campanelli d’allarme gli atteggiamenti aggressivi e un eccessivo senso del possesso. Ciò significa che i cosiddetti femminicidi non arrivano inaspettati, ma potrebbero essere riconosciuti in modo da mettere in moto adeguati meccanismi di prevenzione.
laura.fasano@ilgiorno.it