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WTO e Cina, una battaglia persa in partenza

Egregio signor De Carlo,
Usa e Europa hanno denunciato al WTO la Cina per aver
diminuito del 40% nel 2011 e del 27% nel 2012 l’esportazione delle terre rare
che, attualmente, produce quasi interamente da sola.
Le terre rare, indispensabili per hi-tech, energia eolica, automobili elettriche, ecc. , si trovano anche in altre regioni del pianeta, ma, fino al 2009-2010 la produzione cinese piazzata sul mercato a bassissimo costo ha causato la chiusura di molte miniere portando la Cina a lavorare in un regime di monopolio di fatto con cui, diminuendo l’export e aumentando improvvisamente il costo dei minerali, ha messo
in difficoltà molte aziende mondiali dei settori per cui le terre rare sono
indispensabili, e favorendo, invece, le imprese cinesi.

Il WTO ha deciso di creare una commissione di esperti per studiare il problema.
Pechino ha risposto che i ritmi di estrazione tenuti fino ad ora porterebbero
all’esaurimento delle miniere entro 20 anni e che la causa della limitazione
alla produzione, è stata la preoccupazione per la salute della popolazione e
dell’ambiente danneggiati entrambi dalle scorie e dai liquidi usati per la
separazione dei preziosi minerali.
A tal proposito hanno compilato un libro bianco di cui suggeriscono la lettura
e, contemporaneamente, rimettono in produzione solo alcune aziende che offrono
garanzie di tutela per l’impatto ambientale. Ambiente di cui per molto tempo non
si sono dati alcun pensiero.
Una replica cinicamente strutturata, previdente,
lungimirante, strategicamente inappuntabile a fronte di una reazione del WTO dal
gusto e l’efficacia inferiore ad un bicchiere di camomilla tiepida usato per
curare una colica di fegato. Dall’ 11 dicembre 2001, quando la Cina è entrata a
far parte del WTO, le brucianti sconfitte in ogni settore subite a ripetizione,
non ci hanno ancora istruito nei metodi cinesi ? Utilizzano un’intelligenza
tattica,prevedono in anticipo la mossa, convenzionale e scontata,dell’avversario,
ribattono con risposte articolate: bilanciando la sensibilità ecologista
dell’Occidente e il cambio dello Yuan sulle altre monete hanno risposto senza
concedere niente e dimostrandoci, ancora una volta, di avere il controllo
completo della situazione.
Alleluia !
Saluti,
Luisella Rech

*** *** ***

Che aggiungere? Forse una sola considerazione: il masochismo di europei e americani
è il presagio della sconfitta storica. Il mondo si avvia a diventare una colonia
del paradosso cinese.