I braccianti del mare. Elio Pagliarani
VEDI I VIDEO “A tratta si tirano” letta dal poeta , Da “La ragazza Carla”… , … e “Il senso degli incubi” ancora lette dal poeta , I Novissimi conversano e ricordano (1986), “A spiaggia non ci sono colori”
Firenze, 16 gennaio 2016
A tratta si tirano
A tratta si tirano le reti a riva è il lavoro dei braccianti del mare
la squadra sono rimasti i vecchi vecchi che hanno sempre fatto
quel lavoro perché una volta non ce n’era molto di lavoro
da scegliere e vecchi che gli è rimasto soltanto quello di lavoro che dormono in piedi
che mangiano in piedi tirando la corda
Baiuchela se piove che abbia vicino la sposa
a tenergli l’ombrello intanto che è scalzo nell’acqua di mare
si tendono
i nervetti delle gambe si indietreggia ancheggiando in ritmo corale ci si sposta di fianco
la corda tesa come un elastico il fianco legato al crocco il tempo di ballo la schiuma
tira da sola legati col crocco alla corda si mangia si dorme al lavoro si balla
una danza notturna di schiavi legati alla corda propiziatoria del frutto
dopo la corda
la rete dove il raccolto guizza nel fondo…
…e Togna che dirà che disse mangiala
te Signore lassù che io sono stufo
buttando in aria un piatto di minestra
d’erbe, che dirà se vivrà sotto terra…
…tutte le notti ancora degli uomini
si conciliano il sonno lustrando coltelli che luccicano
dormono coi pugni stretti
si svegliano coi segni sanguigni delle unghie
sulle palme delle mani.
E invece ha senso pensare che s’appassisca il mare.
Elio Pagliarani
(da Lezioni di fisica e Fecaloro, Feltrinelli 1968)
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