Il ponte di Apollinaire
VEDI I VIDEO “Il ponte Mirabeau” , “Le pont Mirabeau” detto dal poeta , … detto da Serge Reggiani, … e cantato da Serge Reggiani , Ungaretti racconta il suo ultimo incontro con Apollinaire
Firenze, 26 agosto 2016 – È un match davvero interessante fra un autore e un attore, quello di Apollinaire a confronto con un lettore di suoi versi come Serge Reggiani, «l’Italien» per il suo pubblico d’oltralpe, per via delle sue origini italiane e del suo francese con accento italiano.
Serge Reggiani offre tra l’altro, caso abbastanza particolare, anche un’interpretazione cantata dello stesso testo recitato (ma dove, nella sua lettura, sottofondo musicale di pianoforte a parte, il confine esatto o lo sfuggente orlo invisibile tra la parola detta e il canto? E il “metrico” Apollinaire non pare a sua volta, dicendo il testo, come in un commento al video di YouTube qualcuno suggerisce, cantare?). Ed è un modo per ricordare il genetliaco del grande Guillaume Apollinaire, essendo il poeta nato a Roma il 26 agosto 1880.
Un poeta francese nato in Italia, dunque – figlio di padre ignoto, probabilmente l’ufficiale italiano Francesco Flugi d’Aspermont, e di una nobile polacca della famiglia de Kostrowitzky –, come il suo versatile interprete naturalizzato francese, attore e cantante Sergio Reggiani, nato, lui dei Reggiani con l’accento sulla a, proprio a Reggio Emilia, nel 1922, il 2 maggio…
Marco Marchi
Il ponte Mirabeau
Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna
E i nostri amori
Me lo devo ricordare
La gioia veniva sempre dopo il dolore
Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io sto ancora
Le mani nelle mani restano faccia a faccia
Mentre sotto
Il ponte delle nostre braccia passa
L’onda degli eterni sguardi così lassa
Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io sto ancora
L’amore se ne va come quest’acqua corrente
L’amore se ne va
Come la vita è lenta
E come la Speranza è violenta
Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io sto ancora
Passano i giorni e passano le settimane
Né il tempo passato
Né gli amori ritornano
Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna
Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io sto ancora
Le pont Mirabeau
Sous le pont Mirabeau coule la Seine
Et nos amours
Faut-il qu’il m’en souvienne
La joie venait toujours après la peine.
Vienne la nuit sonne l’heure
Les jours s’en vont je demeure
Les mains dans les mains restons face à face
Tandis que sous
Le pont de nos bras passe
Des éternels regards l’onde si lasse
Vienne la nuit sonne l’heure
Les jours s’en vont je demeure
L’amour s’en va comme cette eau courante
L’amour s’en va
Comme la vie est lente
Et comme l’Espérance est violente
Vienne la nuit sonne l’heure
Les jours s’en vont je demeure
Passent les jours et passent les semaines
Ni temps passé
Ni les amours reviennent
Sous le pont Mirabeau coule la Seine
Vienne la nuit sonne l’heure
Les jours s’en vont je demeure
Guillaume Apollinaire
(1912, da Alcools)
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