Poesia e musica, canto e danza. ‘Lo spettro della rosa’ di Théophile Gautier
VEDI I VIDEO ‘Le spectre de la rose’ secondo Hector Berlioz , …e secondo Carl Maria von Weber e Michel Fokine
Firenze, 1 febbraio 2013
Lo spettro della rosa
Solleva la tua palpebra socchiusa
che un sogno virginale accarezza,
io sono lo spettro di una rosa
che ieri hai portato alla danza.
Ancora imperlata mi hai colta
dal pianto dell’argentea rugiada,
e fra i lumi della sala in festa,
tutta la sera con te mi hai portata.
O tu, che della mia morte sei causa,
senza che tu lo possa scacciare,
ogni notte il mio spettro rosa
al tuo capezzale si recherà a danzare;
ma non temere, lui non reclama
un De Profundis o una messa solenne;
è, la mia anima, un leggero aroma
e dal paradiso esso discende.
Il mio destino fu da invidiare,
per aver avuto sì bella morte,
più d’uno vorrebbe la vita donare,
per avere il tuo seno, come tomba, in sorte.
E sull’alabastro dove trovo riposo
con un bacio, un poeta, ha voluto vergare:
“Qui giace lo spettro di una rosa
Che tutti i re fa ingelosire.”
Le Spectre de la Rose
Soulêve ta paupière close
Qu’effleure un songe virginal;
Je suis le spectre d’une rose
Que tu portais hier au bal.
Tu me pris encore emperlée
Des pleurs d’argent de l’arrosoir,
Et, parmi la fête étoilée,
Tu me promenas tout le soir.
Ô toi qui de ma mort fus cause,
Sans que tu puisses le chasser,
Toute la nuit mon spectre rose
À ton chevet viendra danser.
Mais ne crains rien, je ne réclame
Ni messe ni De Profundis;
Ce léger parfum est mon äme,
Et j’arrive du du paradis.
Mon destin fut digne d’envie,
Pour avoir un trépas si beau,
Plus d’un aurait donné sa vie,
Car j’ai ta gorge pour tombeau,
Et sur l’albâtre où je repose
Un poëte avec un baiser
Écrivit: “Ci-gît une rose
Que tous les rois vont jalouser.”
Théophile Gautier
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